Biodiversità: un’assicurazione sulla vita
Il modello di consumo attuale, paradossalmente, ha messo in crisi il nostro stesso sistema. La filiera di produzione e consumo di cibo, da solo, è causa dell’80% di estinzione di specie e habitat a livello globale. È fondamentale promuovere modelli di produzione e consumo alimentari basati sulla protezione e sulla conservazione degli ecosistemi. Solo in questo modo possiamo garantire cibo sufficiente, equo, pulito, sano e nutriente, per le generazioni attuali, future e per le popolazioni in crisi economica e sanitaria.
La sostenibilità ambientale deve essere accompagnata da un quadro di maggiore giustizia sociale: il sistema alimentare deve assicurare equità, eradicazione della fame, giustizia sociale e diritti dei lavoratori; dall’eliminazione del lavoro minorile alla necessità di prezzi equi per contadini e pescatori, dall’occupazione legale alla salute e sicurezza sociale, dalla parità di genere a condizioni eque per tutti i lavoratori impiegati nel settore agricolo e della pesca, compresi i lavoratori mobili e i migranti.
Il WWF chiede a tutti un impegno concreto per fronteggiare la sfida più importante del secolo. Con l’iniziativa #DoEatBetter i consumatori diventano protagonisti, infatti, il WWF li identifica come perno centrale per un reale cambiamento e per indirizzare le abitudini alimentari verso comportamenti sani, sostenibili e responsabili.
Anche a livello locale, se passa il principio #DoEatBetter, avremo benefici importanti: riusciremo a salvaguardare la nostra biodiversità e ad assicurare prosperità alle aziende agroalimentari campane che garantiscono produzione di eccellenza. Per esempio potremmo garantire, per la provincia di Caserta, la sostenibilità economica e ambientale a quelle aziende che producono i seguenti prodotti: olive di varietà Sessana e Caiazzana, le mele Annurche di Valle di Maddaloni, Il Vino Falerno del Massico e l’Asprino di Aversa, la Mozzarella di Bufala, le castagne e lo zafferano del Massiccio di Roccamonfina, le ciliegie di Formicola.
Il 2021 sarà un anno cruciale per l’alimentazione e per il ruolo che tutti (cittadini, governi e industrie) dovranno svolgere nell’affrontare una delle più grandi minacce per il nostro futuro.
Analogo discorso vale per la pesca. La pesca eccessiva, distruttiva e illegale è una delle minacce più gravi per gli ecosistemi marini: il 34% degli stock ittici è sovrasfruttato (nel Mediterraneo questa percentuale sale al 75%) e il 60% è pescato al limite delle proprie capacità di rigenerarsi: ciò significa che non diamo il tempo ai pesci oggetto di pesca di riprodursi. Inoltre, con la pesca distruttiva, compromettiamo gli habitat da cui essi dipendono.
Il WWF lavora con pescatori e acquacoltori affinché adottino pratiche più sostenibili, con le aziende affinché si impegnino nella trasformazione della loro filiera produttiva e di approvvigionamento, con le autorità nazionali e internazionali affinché garantiscano una gestione adeguata. La biodiversità va salvaguardata.
Quando iniziare? Non c’è più tempo. Iniziamo da ora.
di WWF Caserta
TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE N°217
MAGGIO 2021