Immagini che spaziano tra la fantasia e la realtà , ci portano in un mondo inconscio , quello dell’artista Max Cavuoto, per la sua personale“Chemical Vagaries” inaugurata al Museo Pan sala Foyer dal 7 febbraio al 18 febbraio 2019 , le immagini della mostra sono state stampate su supporto . Max Cavuoto è nato a Capri il 29 settembre 1963. Nel 1989, da una combinazione di cause ,scoppia violento un disturbo psicotico di grado severo, segnato da paranoie, allucinazioni,percezioni di realtà parallele. Nel 2012, a guarigione compiuta, nasce l’idea di creare elaborazioni grafiche,basate su immagini reali con l’aggiunta di elementi visionari, per mostrare a tutti l’immaginario che ha attraversato la sua esistenza. Il tema è l’interpretazione , oltre il reale , del genere umano che interagisce con energie invisibili che circondano e plasmano silenti le vite , le scelte, la chimica, le credenze religiose dei “terrestri” in interazione con il cosmo e le sue energie. Massimo Cavuoto che è stato capace di costruire una carriera artistica sulla grave malattia psichiatrica di cui ha sofferto per vent’anni. L’arte insieme al buddismo e agli psicofarmaci è stata a salvarlo. Le stesse allucinazioni , sono state trasformate in materia per ispirare le sue opere.
di Maria Grazia Scrima