Sarà una stagione di musica e teatro quella che si appresterà, a breve, a vivere il Teatro Bolivar di Napoli. Affidato ai due attori Ivan Boragine e Ciro Esposito, il palcoscenico di Materdei è pronto ad essere calcato da esponenti del settore partenopeo e non solo. Corrado Taranto, Oscar di Maio, Davide Marotta, Salvatore Gisonna. E ancora Luigi Russo, Lello Pirone, gli Osanna: questi alcuni degli artisti in cartellone oltre ai due direttori artistici del Bolivar che saranno impegnati a Gennaio con lo spettacolo teatrale dalla regia di Gianni Parisi. Ad avviare la stagione sarà lo spettacolo musicale “Battisti” dei Sabba e Gli Incensurabili. Abbiamo intervistato Ciro Esposito ed Ivan Boragine che hanno raccontato a noi di “Informare” la loro esperienza al vertice del Teatro e la scelta degli spettacoli.
Ivan Boragine e Ciro Esposito, da attori a direttori artistici del Teatro Bolivar. Perchè la scelta della direzione è ricaduta su di voi? Come vi siete avvicinati a questo teatro?
«Ci siamo trovati circa sei anni fa a rappresentare un testo dal titolo “La cosa” proprio al teatro Bolivar. Ci siamo subito resi conto del potenziale di questo teatro e a seguito di varie chiacchierate con Antonio De Luca e Romina Adaggio, proprietari del Teatro stesso, si è venuta subito a creare una forte sinergia accompagnata da una grande stima reciproca che passa dall’umano all’artistico. Sono in fondo trascorsi “solo” sei anni per far maturare questa scelte e mettere in campo le nostre idee (ridono, ndr)».
Qual è stato il percorso che avete fatto per la scelta degli spettacoli in cartellone da proporre al pubblico che verrà a Teatro?
«Per noi che continuiamo a fare del gioco dell’attore, la nostra unica professione, crediamo fortemente che la conoscenza delle esigenze attoriali e produttive, possa essere un nostro punto a favore nella buona riuscita di questa nuova sfida».
Qual è l’obiettivo che intendete raggiungere con la vostra direzione artistica del Teatro?
«Siamo partiti da una visione a 360 gradi, visto che non esisteva una vera e propria identità del Teatro sotto il profilo artistico».
Il Teatro Bolivar è nel quartiere Materdei. Si parla di valorizzazione dei quartieri del centro città. E voi con gli spettacoli proposti avete contribuito a questo fine.
«Questa partenza, ci darà la possibilità di valutare la risposta del pubblico e virare nella giusta direzione durante il progetto a lungo termine che ci siamo prefissati. Il nostro principale obiettivo è quello di dare luce al quartiere dove è situato il teatro. In questo modo far conoscere a chi non lo ha ancora fatto, una realtà si giovane, ma già presente da 10 anni».
Sarete anche voi impegnati a Teatro. Che emozione si prova a recitare in un teatro dove si è anche direttori artistici? L’impegno è maggiore.
«Sì. Felici di questo incarico. Anche fiduciosi della risposta del pubblico di quartiere e non solo. Pieni di un senso di responsabilità che fa già parte del nostro modo di essere e lavorare, coccoliamo ogni singolo spettacolo come fosse nostro, ma i figli sono figli, a buon intenditor poche parole».
Oltre agli spettacoli teatrali, avete proposto anche spettacoli musicali.
«Una scelta voluta in quanto il teatro Bolivar è dotato di una ottima acustica e di un fornitissimo service audio e luci gestiti dai fidati tecnici del Teatro, Raffaele Contegno e Pietro Lubrano. Approfittiamo per ricordare che la parte musicale è curata da Michelangelo Iossa, con il quale abbiamo creato un’ottima squadra».
In che modo intendete avvicinare i giovani all’arte del Teatro? Saranno proposti anche degli stage formativi?
«Assolutamente sì. Tra pochi giorni partirà uno stage gratuito che accompagnerà i partecipanti alla conoscenza di un Eduardo De Filippo ai “tanti sconosciuto”. Durante l’anno proporremo altri stage formativi, mirati alla conoscenza specifica di alcuni autori del nostro passato o dei nostri tempi».
Perchè scegliere il teatro “Bolivar”?
«Diciamo meglio…Perché NON sceglierlo? (ridono, ndr) Ricordiamo inoltre che abbiamo creato una piccola compagnia stabile del Bolivar, formata da giovani talenti campani. Prossimamente avrete notizie sulla “squadra” e progetti futuri».
Vi aspettiamo numerosi, ricordandovi il nostro motto “LIBERA L’ARTE NEL CUORE DI NAPOLI!”
di Giovanni Iodice