Tra poco si ferma l’Italia per una partita di calcio… che si poteva rinviare tranquillamente preservando la salute dei giocatori e senza che nessuno venisse danneggiato.
Con situazioni drammatiche che stiamo vivendo per questa pandemia (40.000 morti) lo spettro di un’altra chiusura, addirittura si deve smuovere un governo per una simile stupidaggine.
Aveva ragione Churchill… “Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio”.
Ecco, si potrebbe dire che la nostra guerra oggi si combatta sul piano della cultura, della giusta informazione, della lotta alle diseguaglianze, per i diritti sacrosanti dei cittadini. Eppure, questo non sembra…
Lo sport dovrebbe dare buoni esempi ma non è così… non è colpa della Juve, fa il suo mestiere, né del Napoli, ma del sistema calcio che è marcio e di sport non c’è più nulla, ma di quattrini tantissimo.
Sta storia di Napoli Juve è veramente ridicola, mi spiego: il Napoli viene accusato di fare il furbo e non volere andare a giocare con la Juve…
Nessuno che si chiede il perché e che il vero motivo è il viaggio in aereo o pullman, dove se c’è ancora qualche giocatore che abbia il virus in incubazione può infettare gli altri. Come è capitato al Genova.
Ma ci si rende conto che dietro i calciatori ci sono famiglie, figli, genitori…
Ma che succede in questo Paese?
La Lega calcio che resta un Ente privatistico che si vuole sovrapporre ad un provvedimento di un ente pubblico qual’è la Asl competente per territorio dove nemmeno il ministero della salute ha competenza.
Il calcio è un gioco, la salute una cosa seria… si usi buon senso per non diventare ridicoli all’occhio del mondo.
di Tommaso Morlando