Ricordate la commedia americana di qualche anno fa, Hotel Bau? Il film che racconta il sogno dei due fratelli Andi e Bruce e della loro passione per i cani? Un amore così forte che li porta a prendere possesso di un vecchio hotel abbandonato trasformandolo in un vero e proprio hotel per cani, una casa per tutti i randagi della zona. L’Hotel Bau non è più solo un film. In Messico, infatti, è diventato realtà: inaugurata la prima struttura per accogliere gli animali randagi della zona.
Il primo hotel per cani e animali apre in Messico
Siamo a Morelos, in Città del Messico, dove grazie alla cooperazione tra i sindaci di Cuauhtémoc, di Miguel Hidalgo e Cuajimalpa, un piccolo progetto si è trasformato in una meravigliosa realtà.
Ad oggi nel mondo ci sono circa 200 milioni di cani randagi, animali che vagano per le strade al freddo e senza cibo che spesso muoiono a causa di queste condizioni o perché vittime di incidenti stradali. Ed anche in Messico purtroppo i numeri sono alti. Secondo la Procuraduría Ambiental y del Ordenamiento Territorial di Città del Messico, mediamente si segnalano 500mila cani e gatti abbandonati ogni anno e ciò che è ancora più preoccupante è che, a questi abbandoni, spesso si aggiungono crudeli maltrattamenti. Solo lo scorso anno è stato infatti registrato che il Messico è al terzo posto tra i Paesi dell’America latina per maltrattamento di animali.
Tutto ciò ha portato quindi all’attivazione delle istituzioni creando quello che a tutti gli effetti è il primo hotel per animali randagi. Uno spazio volto all’accoglienza di tutti gli animali senza padrone, provvisto di personale e volontari per la loro cura, per offire loro pasti, un servizio di toelettatura ed infine di cremazione. Ed un’equipe di medici ed operatori veterinari per le sterilizzazioni e i controlli sanitari.
La sindaca Sandra Cuevas ha affermato che «stiamo sommando gli sforzi affinché tutti gli abitanti di Città del Messico abbiano i benefici esistenti nei tre comuni». Insomma, una bellissima iniziativa il cui scopo non è solo offrire una soluzione concreta al problema del randagismo, ma soprattutto sensibilizzare l’intera comunità a riguardo. Perché vivere in un paese civile vuol dire vivere in un paese che si preoccupa (e soprattutto si occupa) anche della tutela dei nostri amici a quattro zampe.