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David Sassoli: è morto il presidente del Parlamento europeo a soli 65 anni

Redazione Informare 11/01/2022
Updated 2022/01/11 at 9:51 AM
2 Minuti per la lettura

Nella notte è arrivata la notizia della morte di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, a soli 65 anni. La morte è sopraggiunta dopo diverse complicazioni riguardanti una disfunzione al sistema immunitario, che aveva costretto Sassoli al ricovero il 26 dicembre scorso. A dare l’annuncio è stato il suo portavoce, Roberto Cuillo, con un post su Twitter.

Le dichiarazioni

Le prime parole riguardanti la scomparsa del presidente Sassoli sono state quelle di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. In un tweet – scritto interamente in italiano – von der Leyen esprime la propria tristezza per “la morte di un grande europeo e italiano“. Nel comunicato descrive David Sassoli come un “giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico”.
Altre dichiarazioni sono quelle del suo entourage, che con un post su Facebook ha voluto sottolineare come “David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo istante […] partecipando attivamente alla causa del bene, nonostante lo stato di salute precario”.

La carriera di David Sassoli

Con una vita divisa fra il giornalismo e la politica, David Sassoli ha iniziato la propria carriera con piccoli giornali e agenzie di stampa, prima di passare a “Il Giorno” e in Rai. Proprio in quest’ultima, Sassoli era diventato un volto familiare per milioni di italiani, dopo che gli fu affidata la conduzione del TG1. La sua carriera giornalistica si chiuse nel 2009, quando decise di dedicarsi alla politica. Dopo il successo come candidato capolista del PD, diventò il capo delegato del partito al Parlamento europeo. Il 3 luglio 2019, infine, venne eletto Presidente dell’Assemblea. Emblematico fu il suo discorso iniziale d’apertura, in cui sottolineò la necessità di contrastare i cambiamenti climatici e l’urgenza di riavvicinare la politica ai giovani. Durante l’emergenza pandemica, invece, s’impegnò affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto, introducendo dibattiti e votazioni a distanza.

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