Nonostante i tanti stereotipi che pesano sulle spalle delle città, Napoli è da sempre simbolo di una cultura, quella Partenopea, che assieme a quella dell’intero Sud Italia è tracciata sul solco di una storia esclusivamente mediterranea, fatta di conquiste, amore e dolore.
Una prova della rilevanza culturale dell’antica Partenope è stata data, questo Natale, dallo splendido documentario di Alberto Angela “Stanotte a Napoli”. Il programma, trasmesso il 25 Dicembre, ha raggiunto il picco massimo di share per la serata: una percentuale del 22,7%, che corrisponde a più di 4 milioni di telespettatori.
Un 2021 che si è chiuso con Napoli nell’Italia, ed un 2022 che si apre con Napoli nel mondo. L’emittente statunitense CNN, infatti, ha inserito Napoli tra le migliori mete da visitare nel 2022. Uno dei tanti riconoscimenti internazionali per la città, unica tra quelle italiane ad essere inserita nella lista di CNN Travel. Tra gli altri luoghi del globo troviamo anche la coloratissima Valencia, in Spagna, i paesaggi rocciosi della Giordania, con le sue famose rovine di Petra, o le acque cristalline dell’arcipelago di Palau.
Lo sguardo di CNN sull’anima di Napoli
Un’osservazione, quella degli statunitensi, che percorre le linee sinuose del ventre di Napoli, cogliendone in parte il calore, in parte la storia. Un lavoro da apprezzare, per quanto possa essere profonda un’analisi della città scritta da oltreoceano, in parte ancora influenzata dalla visione che ci dipinge come popolo di gesticolatori. Vi riportiamo la nostra traduzione del testo integrale estratto dall’articolo della Cable News Network.
“Se tagliassimo Napoli, sanguinerebbe classicità italiana. La pizza è nata qui: Sophia Loren è cresciuta tra le sue strade fatte di ciottoli. Rovine antiche giacciono sotto quartieri moderni, mentre i motorini fanno a zigzag tra palazzi dalle glorie passate, costruiti quando questa città meridionale era uno stato sovrano. A Napoli, gesticolare è una forma d’arte. E il calore del popolo italiano? È forgiato qui”.
“Ma perché andarci ora? Perché Napoli è sempre in rapida espansione. Il suo centro storico pulsa di energia. Stanno aprendo hotel vivaci, diversi dagli altri, come l’Atelier Inès, che è un po’ una gioielleria, un po’ una guesthouse dall’anima artistica”.
Il quartiere Sanità tra arte e storia
Ribolle di novità, idee e ingegno la Sanità, uno dei quartieri a più alta densità abitativa della città napoletana. Una speranza, quella di rinascita del rione, per le tante famiglie che vivono in condizione di forte fragilità economica e sociale.
CNN Travel ne parla così: “Zone che prima erano considerate da non visitare, ora sono viste sotto una luce diversa. Il quartiere Sanità, in passato visto con diffidenza, ora è un posto di tendenza — i visitatori riempiono la sua rete di antiche catacombe, e artisti locali come Paolo La Motta sono in esposizione tra i lavori di Louise Bourgeois e Anish Kapoor al palazzo reale di Capodimonte, oggi trasformato in museo.”
E poi più lontano, da Pompei a Procida
“Ma molto altro deve ancora arrivare.” racconta CNN: “Nel 2022 apriranno nuovi siti archeologici, che nonostante ora siano ancora coperti, riporteranno i riflettori sull’antica Neapolis Greca e Romana”.
“Lontano dalla città, Pompei sta rivelando nuovi scavi e rovine — come il Pompei ArteBus, che porta gratuitamente i visitatori verso posti meno conosciuti dell’antica città romana. Lontano dalla costa, invece, tra le altre isole si trova Procida, che sarà la Capitale della Cultura Italiana del 2022. Questo è l’anno di Napoli, per davvero.” conclude CNN.
Tra i vicoli stretti e le immense piazze, la città e il suo popolo sperano nel futuro, in un luogo dove il tempo non esiste. Napoli si mostra così capace, ancora una volta, di rivendicare il proprio posto nel cuore del mondo.