Caserta: nella Galleria Pedana arriva “Unfolding” di Matteo Montani

Redazione Informare 17/11/2017
Updated 2017/11/17 at 11:31 PM
3 Minuti per la lettura

Ha portato Unfolding, l’11 novembre scorso, all’interno della maestosa Reggia di Caserta. Il 20 dicembre presenterà la pubblicazione, che documenta gli sviluppi del progetto, presso il Museo Madre di Napoli e domenica 19 novembre, alle ore 17.30, lo inaugurerà presso la Galleria Nicola Pedana, a Caserta. Lui è Matteo Montani.

Nato a Roma nel 1972, l’artista crea opere ad olio su carta abrasiva, che ci rimandano a paesaggi mentali e rarefatti sempre sospesi tra meditazione individuale e apparizione-rivelazione. Nel corso della sua carriera ha collaborato con gallerie come L’Attico di Fabio Sargentini, Marilena Bonomo a Bari, Sergio Casoli a Milano, Valentina Bonomo a Roma, Otto Gallery a Bologna e Luca Tommasi Arte Contemporanea. Alcune fra le sue opere si trovano in prestigiose collezioni quali la Collezione Artefiera di Bologna, la Collezione Unicredit e la Collezione Vaf, oltre che in importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti.
La Galleria Nicola Pedana ospiterà la seconda fase del progetto, che è curato da Alessandra Troncone. Unfolding, come accennato, si svolge in tre tempi e luoghi diversi che, pur caratterizzati da una propria autonomia, sono attraversati da un fil rouge concettuale comune che include, ad esempio, temi come: la trasformazione della materia e della forma, il rivelarsi e dissolversi dell’immagine e la suggestione di una dimensione altra. Al centro vi è l’idea di un processo che si compie sotto gli occhi dello spettatore, che diviene parte integrante delle trasformazioni visive e materiche cui le opere stesse sono soggette.

L’intervento nella galleria Nicola Pedana prevede la realizzazione di un walldrawing su uno dei muri della galleria utilizzando la tecnica della “pittura a scomparsa” (vanishing painting) per dar vita a figure che appaiono e scompaiono alla vista secondo una particolare tecnica messa a punto dall’artista, che prevede l’abrasione diretta su tavola o parete di strati successivi di colore poi interamente nascosti dal bianco. In questa nuova produzione, il processo viene completato dalla presenza di un nebulizzatore d’acqua che, irrorando la superficie del muro, permette la “riemersione” delle figure sottostanti e poi la loro successiva “sparizione”, quando la superficie sarà asciutta.

Unfolding sarà visitabile presso la Galleria Pedana fino al 30 gennaio 2018.

di Teresa Lanna

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