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Aversa, Xmas Soccer 2021: Informare in campo per la solidarietà

Nicola Iannotta 19/12/2021
Updated 2021/12/19 at 10:53 PM
5 Minuti per la lettura

Tre squadre di calcio, un torneo tutto da giocare e una sola partita da vincere: la salvaguardia e la difesa dei diritti dei bambini. Allo stadio A. Bisceglia di Aversa si è disputata la Xmas Soccer 2021, evento organizzato da Unicef, Caritas e Mappa della Solidarietà (gruppo di associazioni attive sul territorio di Aversa, unitesi per fare rete).

La partita del cuore è stata fortemente voluta da tutti i soggetti in campo: scuole, autorità politiche, civili e religiose, istituzioni, associazioni, e dall’Unicef, la cui presidente provinciale, Cecilia Amodio, ha voluto sottolineare il fine dell’organizzazione: «Oggi, esercitiamo un diritto bellissimo, sancito nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: il diritto di essere protagonisti. Nulla è più importante per un ragazzo che essere protagonista sul suo territorio e costruire eventi che possano allargare gli orizzonti e portare ad una visione globale della vita. Ecco, il senso del concetto di solidarietà. Essere solidali per i ragazzi significa essere capaci di perseguire uno sviluppo economico, certo importante per il futuro, che sappia però procedere parallelamente ad uno sviluppo sociale e al riconoscimento del principio d’equità, ovvero al dare un po’ di più ha chi ha meno. Oggi la partita del cuore consente proprio questo, che si dia un grande sostegno a quei bambini affetti da malnutrizione, perché bisogna sapere che ogni anno muoiono circa due milioni e mezzo di bambini per malnutrizione. I ragazzi di Aversa hanno supportato il progetto Unicef, e di questo io sono veramente grata a tutta l’organizzazione, e ad Antonio Portaro in particolare che si è tanto impegnato per rendere possibile questa giornata».

La partita ha rappresentato un’occasione di riunione, un momento di divulgazione e riflessione su tematiche esistenti e profondamente incisive, come la povertà, la malnutrizione e la mancanza di diritti basilari. Problematiche che purtroppo colpiscono molti paesi del mondo.

La riflessione è stata la prima spinta che ha permesso di agire, così l’evento ha mostrato anche come insieme si può e si deve essere d’aiuto.
Lo sport ritorna ad essere un gioco e un mezzo per stare insieme e divertirsi: tre squadre composte da giocatoti misti, di ogni età e di ogni sesso, si sono affrontate e si sono esibite per perseguire l’obiettivo comune della ricerca di fondi da devolvere in donazione all’Unicef.

Una giornata ridente dove persone provenienti da ogni centro della Campania hanno voluto dare il proprio contributo, partecipando, giocando e portando in campo la coesione. Amici, conoscenti, persone mai incontratesi prima: tutti o sono scesi in campo per giocare o hanno offerto il loro sostegno dagli spalti.

L’agonismo non si è mai confuso con l’aggressiva rivalità: tutta la bellezza e lo spirito di questa giornata hanno brillato come un emblema in un momento, quando successivamente ad un brutto intervento, due giocatori di squadre opposte si sono rialzati da terra, insieme, e dandosi la mano amichevolmente hanno accennato ad un’intesa, consapevoli di essere parte di un’unica grande squadra in campo per il prossimo.

«La cosa più importante era cercare di essere d’aiuto, oggi questo è stato fatto e sono felice di aver visto le squadre, le persone sugli spalti, gli organizzatori, uniti per raggiungere questo obiettivo» – dice Nicola Diomaiuta del centro Narciso & Seta Beauty e sponsorizzatore dell’evento.

Una giornata conclusasi dunque con la vittoria dell’unione.

Così si è espresso Antonio Portaro, organizzatore dell’evento: «Il presupposto di questo Natale solidare era quello di educare in campo alla solidarietà. Cooperare insieme così da raggiungere una ragguardevole cifra che possa essere d’aiuto per chi ne ha bisogno».

«Momenti come questo – ha aggiunto Mariano Scuotri, consigliere comunale di Aversa – non soltanto sottolineano l’importanza dello sport ma ci fanno ricordare che le cose più belle e le cose più grandi si costruiscono insieme».

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