L’incubo con cui i consumatori italiani hanno lasciato il 2022 e accolto il 2023 è il caro prezzi. La guerra russo-ucraina e le ripercussioni che tutto il mondo sta avendo hanno portato ad un aumento del costo dei beni indispensabili per la vita quotidiana. Anche le bollette relative alle forniture di energia elettrica e gas hanno subito degli aumenti rilevanti.
Famiglie, attività commerciali, aziende, industrie: tutti hanno vissuto un momento di forte difficoltà dovuto ad un’impennata delle bollette di luce e gas.
Finalmente, però, sembra aprirsi un piccolo spiraglio nelle tenebre. Le bollette della luce nel mercato tutelato calano del 55% tra aprile e giugno! «Con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici» spiega ARERA «il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo nel secondo trimestre del 2023 si riduce del 55,3%».
Unica nota stonata la riattivazione degli oneri generali di sistema per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche.
Il ribasso delle tariffe porterà il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo a 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Il -55,3% ottenuto sul prezzo finale della famiglia tipo è legato a variazioni su diverse componenti: -60,9% sulla voce Energia (PE), -1,2% sulla voce dispacciamento (Pd), + 0,5% sulle voci di commercializzazione (Pcv e DispBt) e +6,3% della voce oneri di sistema.
Reazioni e confronto col passato del calo delle bollette
Esulta Assoutenti per «il fortissimo calo delle tariffe dell’elettricità deciso da ARERA, che determinerà rispetto ai prezzi attuali un risparmio record su base annua pari a 793 euro a famiglia. La bolletta media della luce sul mercato tutelato scende così dagli attuali 1.434 euro annui a quota 641 euro, avvicinandosi ai livelli pre-crisi, ma occorre considerare il ritorno degli oneri di sistema che, stando ai dati diffusi oggi da ARERA, peseranno allo stato attuale per circa 82 euro a bolletta».
Un calo importante, dunque, ma che vede le nuove tariffe comunque più elevate del 33,7% rispetto a quelle in bollette nello stesso periodo dello scorso biennio. «Ci aspettiamo ora nuovi interventi dal Governo in tema di bollette, a partire da una riforma degli oneri di sistema, voce che pesa per il 22% sulle bollette elettriche degli italiani e ingloba balzelli che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici, un vero e proprio bancomat per prelevare soldi agli italiani», dichiara il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
«Invitiamo inoltre il Governo a prestare la massima attenzione agli extra-profitti delle società energetiche, perché se con i nuovi bilanci delle aziende saranno confermati guadagni astronomici, sarà indispensabile intervenire, in particolare sulle aziende controllate dallo Stato, al fine di reperire risorse e ‘restituire’ i soldi ‘guadagnati’ con gli extraprofitti alle famiglie per metterle al riparo da possibili impennate dei prezzi di luce e gas nel periodo invernale».
Chi (o cosa) stabilisce il prezzo dell’energia elettrica in bollette?
Un calo che è solo episodio finale di una serie che ha visto oscillazioni dei prezzi importanti che hanno spaventato i consumatori negli ultimi mesi. Ma perché queste oscillazioni? Come viene calcolato il prezzo della fornitura per l’utente ultimo?
Tra i fattori che determinano le tariffe luce c’è il PUN (Prezzo Unico Nazionale) dell’energia elettrica. Come gran parte dei prodotti presenti sul mercato nazionale, anche la vendita di energia elettrica è stata liberalizzata e quotata in una speciale borsa a partire dal 2007, a seguito dell’approvazione del decreto Legislativo n. 79/99 e 125/07, con cui si è cominciato a parlare di mercato libero e servizio di maggior tutela. Oggi, quindi, nel mercato libero, un privato, così come un’impresa, può scegliere liberamente quale tipo di fornitura sottoscrivere e a quale compagnia rivolgersi, in base al proprio fabbisogno energetico e alle offerte disponibili.
Ma come funziona l’indice PUN? Come viene calcolato?
Il PUN – Prezzo Unico Nazionale – esprime la media pesata dei prezzi di vendita dell’energia elettrica in Italia. Corrisponde, quindi, al prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso in euro/MWh e viene calcolato in seguito alle compravendite che avvengono tra produttori di energia elettrica e fornitori che, poi, la acquistano e la rivendono agli utenti finali. Tali operazioni di compravendita avvengono nella Borsa Elettrica Italiana, IPEX (Italian Power Exchange).
In base alle operazioni nella Borsa Elettrica e, quindi, all’oscillare dell’indice PUN, i fornitori calcolano il costo dell’energia in bolletta. Se i fornitori comprano l’energia elettrica ad un prezzo maggiore anche il prezzo finale per gli utenti sarà maggiore. Al contrario, con l’abbassarsi del prezzo all’ingrosso – e quindi del PUN – anche gli utenti finali beneficeranno di un prezzo inferiore. Questo, chiaramente, se l’offerta a cui si è aderito è a prezzo indicizzato. Se fosse a prezzo fisso, infatti, il fornitore blocca la tariffa per un certo periodo di tempo ed eventuali alterazioni del PUN non si avvertono prima di uno o due anni.
ARERA – Autorità di regolazione a tutela degli utenti e degli operatori
La legge n. 481 del 1995 istituisce ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti, che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.
Si tratta di un’autorità amministrativa indipendente che opera per garantire la promozione della concorrenza, tutelando gli interessi di operatori e consumatori. Esercita attività consultiva e di segnalazione al Governo e al Parlamento anche ai fini della definizione, del recepimento e della attuazione della normativa comunitaria.
È un organo collegiale, composto dal Presidente e da quattro componenti nominati dal Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri competenti e con il parere favorevole di almeno due terzi dei componenti delle competenti commissioni parlamentari. L’attuale presidente è Stefano Besseghini.
Nel settore dell’energia, ARERA stabilisce le tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture e ne garantisce parità di accesso per gli operatori. Aggiorna, poi, trimestralmente le condizioni economiche di riferimento per gli utenti finali.
Mercato tutelato e mercato libero
C’è un’ultima discrimine per il prezzo in bolletta dell’energia elettrica. Mercato tutelato o mercato libero?
Il mercato tutelato dell’energia è la condizione per cui i consumatori hanno accesso all’energia alle condizioni economiche stabilite dall’ARERA. Il prezzo, dunque, è calcolato in base all’oscillazione del valore delle materie prime sul mercato, come analizzato precedentemente.
Il mercato libero, invece, è il risultato di un processo di liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas iniziato negli anni ’90 con il decreto Bersani e conclusosi nell’agosto del 2017 con l’approvazione del ddl Concorrenza da parte del Senato. In questa condizione non c’è l’authority di Stato a controllare i costi dell’energia, ma il consumatore può scegliere le condizioni che le società, in concorrenza tra loro, offrono.