Se si pensa al panorama letterario italiano novecentesco, sono tanti i nomi che sovvengono alla mente. Pirandello, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1934, è sicuramente uno di questi. Fuori dagli schemi, con il suo interesse per la connessione tra realtà e finzione, non si è mai conformato agli stilemi canonici ricercando, invece, l’innovazione. In questo modo, ha diviso la critica del tempo e ha disseminato floridi campi di studio. Nel 2021, la rivista annuale “Sinestesie”, fondata e diretta dal professor Carlo Santoli, ha dedicato il volume a “Sei personaggi in cerca di autore” di Pirandello per celebrare il centenario dell’uscita di quest’opera teatrale (il titolo: “I sei personaggi di Pirandello cento anni dopo 1921-2022”).
Un numero speciale per Pirandello
Nel 2022, è stato pubblicato dalla stessa rivista, invece, un numero speciale (con l’aggiunta di due contributi), ossia “I Sei personaggi di Pirandello dalla scena allo schermo”, a cura della professoressa italianista Rosa Giulio. I vari saggi, diciotto per la precisione, ripercorrono e approfondiscono alcuni aspetti legati all’opera pirandelliana “Sei personaggi in cerca di autore” e rintracciano gli elementi (ma anche i “personaggi”) che sono stati ripresi da altri drammaturghi, come “Sei personaggi.com” di Edoardo Sanguineti o “Pirandello chi?” di Memè Perlini (interventi del volume fatti rispettivamente da Lorenzo Resio e Lorenzo Mango).
E se Silvia Acocella si sofferma sulla luce-illuminotecnica usata in quest’opera, nata come romanzo poi trasposta in testo teatrale, perfetta per andare sullo schermo, Beatrice Alfonzetti si propone di analizzare la risata inquietante della Figliastra che ha contagiato quella di altri personaggi femminili (la Clelia sveviana di “Terzetto spezzato” o Teresa in “Alcesti di Samuele” di Savinio).
La rottura della quarta parete
Il dramma si avvicina al teatro dell’incesto costeggiando quello dell’assurdo e rompe la quarta parete scomponendo le strutture teatrali con il metateatro: tutti ottimi motivi per essere un’opera rappresentativa del teatro pirandelliano, ma, in egual misura, oggetto di discussione critica. Infatti, è il contributo di Andrea Aveto a occuparsi della ricezione del pubblico e della critica ricostruendo, tramite le cronache e le recensioni apparse sui quotidiani cittadini più importanti del tempo, i due poli opposti di gradimento.
Dopo il trionfo milanese, arriva l’aspra critica delle due serate al Politeama Margherita di Genova. Significativo è l’allegato inserito nel volume che riporta il commento di Carlo Panseri su «Il Secolo XIX» del 13 dicembre 1921 nella quale è possibile comprendere meglio, o anche riassumere, l’animo del pubblico attraverso le ultime righe: «All’uscita le discussioni infinite. Corse anche qualche cazzotto: ma i cazzotti letterari non fanno male. Chi urlava al capolavoro e che Pirandello è l’uomo più geniale dell’Europa; chi diceva tutto il contrario […]».
Toni Servillo nei panni di Pirandello
Le controversie del pubblico, d’altronde, sono state messe in scena egregiamente dal regista Roberto Andò in “La stranezza” (2022) con Toni Servillo nei panni dell’autore siciliano. È inevitabile pensare che questo testo sia mitopoietico e che si apra a diverse letture e rivisitazioni, elemento sottolineato anche negli altri contributi presenti nel numero speciale. Dal Salone Internazionale del Libro di Torino 2023 al Salerno Festival Letteratura di questa edizione, la rivista ha potuto presentare il lavoro svolto dai vari studiosi che hanno contribuito a realizzare quest’analisi intratestuale e intertestuale.
Conta, infatti, oltre a quelli già menzionati, degli interventi di: Marco Manotta, Aldo Maria Morace, Florinda Nardi, Antonio Sichera, Monica Venturini, Paolo Puppa, Rino Caputo, Angelo Fàvaro (quest’ultimo con due contributi), Graziella Corsinovi, Pasquale De Cristofaro e Isabella Innamorati. “I Sei personaggi di Pirandello dalla scena allo schermo” è uno studio puntuale e ricco di temi atto ad approfondire non solo l’opera in sé ma anche fuori da sé fornendo delle analisi interessanti per chi apprezza il grande Pirandello.
Antonia Erica Palumbo