“Una. Nessuna. Centomila”: il racconto del più grande evento contro la violenza di genere
Si è tenuto ieri alla RCF Arena di Campovolo (Reggio Emilia), il più grande concerto contro la violenza di genere: “Una. Nessuna. Centomila“. Sul palco, 7 grandi artiste del panorama musicale italiano, per oltre 6 ore di puro spettacolo.
In 100.000 persone ieri sono accorse da tutta Italia per uno degli eventi che ha segnato la storia della musica italiana. Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini: finalmente dopo 2 anni insieme sullo stesso palco. Un concerto, infatti, rimandato per oltre 2 anni a causa della pandemia e che ieri ha, finalmente, preso inizio.
“Dall’inizio dell’anno siamo oltre 20 donne uccise e questo è il motivo per cui noi siamo qui oggi”, queste le parole di Fiorella Mannoia con cui apre l’evento per poi alternare una serie di suoi grandi successi: da “Il peso del coraggio” a “Combattente” fino alla sua celebre “Quello che le donne non dicono“.
Un omaggio anche all’amico e collega Vasco Rossi con “Sally” e a Francesco De Gregori con “Generale“. Sul finale arriva sul palco Caparezza e, insieme, fanno ballare i centomila di Campovolo con la famosissima “Vieni a ballare in Puglia“.
“Oggi dobbiamo cantare a squarciagola per tutte quelle donne alle quali la voce gli è stata tolta dalla violenza, dagli insulti, dal giudizio e dal pregiudizio. Le cose possono cambiare, ma non con le parole, bisogna fare i fatti: e noi abbiamo fatto un fatto bellissimo. Speriamo che sia il primo di una lunghissima serie di cambiamenti, oltre che di concerti, perché le cose devono cambiare. Ma il cambiamento parte da ognuno di noi, dal modo in cui si rapporta con gli altri. Dobbiamo ritrovare l’empatia, il rispetto del prossimo e dobbiamo smettere di rompere i coglioni”. Continua così Emma Marrone che fa scatenare il suo pubblico con la sua grinta ed energia. Da “Amami” a “Sarò libera“, fino a “L’amore non mi basta“.
Sul palco con lei, Brunori SAS: insieme ci regalano una delle più belle versioni di “La verità“, celebre canzone del cantante calabrese.
“Nella vita siamo sempre messi davanti a delle scelte ed io ho deciso di stare dalla parte delle persone che amano, che credono nel prossimo, che vivono di speranza e di fiducia. Che credono solo a quell’amore vero che non è mai violenza. Grazie perché avete preso l’impegno di esserci a tutti i costi. Avete scelto di essere accanto a tutte le donne che ne hanno bisogno. Grazie perché avete scelto di dare il vostro contributo e di urlare insieme a noi il vostro NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE“. Si commuove e fa commuovere, Alessandra Amoroso con il suo intervento, ognuna delle centomila persone presenti. Da “Estranei a partire da ieri” a “Stupida“, fino al recente successo “Vivere a colori” e tante altre: un mix che incanta il pubblico della RCF Arena.
Arriva poi ad affiancarla, Diodato, dando voce alla splendida canzone “Fai rumore“, vincitrice del festival di Sanremo 2020. Brividi, emozioni, lacrime per una canzone che come breccia entra nel cuore.
“Grazie ad ognuno di voi per essere qui. Per aver aspettato, per aver donato e per testimoniare la voglia di un cambiamento reale. Perché penso che, per come è messa la nostra umanità, solo il cambiamento ci salverà e voi siete la testimonianza. Grazie”. Queste le parole della quarta artista sul palco: Giorgia. “Di sole e di azzurro“, “Tu mi porti su“, “Il mio giorno migliore“, “Gocce di memoria“, “Credo“: Giorgia fa ballare, cantare, scatenare ed emozionare.
I Sottotono sono invece gli ospiti che Giorgia ha scelto ed insieme hanno dato un’importante testimonianza d’amore. Attraverso un omaggio a Bob Marley e con la celebre hit del gruppo “Mastroianni“.
Dopo Giorgia, è il turno di Elisa che apre il suo spaccato di concerto con il suo ospite Tommaso Paradiso con i due successi del cantante romano: “In the night” e “Non avere paura“.
“Forse sei tu“, “Luce“, “A modo tuo“, “Gli ostacoli del cuore“, “No Hero“: un mix di canzoni tra il passato ed il presente che affermano Elisa come una delle cantanti più affermate del panorama artistico italiano.
Sesta e penultima cantante, Gianna Nannini che con la sua “Fotoromanza” inizia a far rockeggiare il palco di Campovolo per poi essere affiancata da Coez. Insieme i due cantanti portano sul palco la loro “Motivo” ed il brano di Coez “Come nelle canzoni“. Continua il concerto della Nannini con “Bello e impossibile“, “America“, “Sei nell’anima” che fanno saltare il pubblico della RCF Arena.
Ultima cantante per concludere il grande concerto “Una. Nessuna. Centomila”, l’intramontabile Laura Pausini. Un inizio toccante, quello della voce registrata di una donna che chiede aiuto ai Carabinieri perché vittima di violenza. Per poi entrare sul palco con la sua “E invece no“.
Tra le più famose cantanti italiane in Italia e in tutto il mondo, la Pausini porta a Campovolo i suoi successi più grandi: “Resta in ascolto“, “Frasi a metà“, “Scatola“, “Simili“, “Io sì“, “Tra te e il mare“, fino alla celebre “Più bella cosa” eseguita con l’amico Eros Ramazzotti, suo ospite per la serata.
Un evento che è durato ben oltre 6 ore e che si è concluso con le 7 cantanti che insieme hanno cantato il travolgente brano di Carole King “You’ve got a friend“. Una serata che ha lasciato tutti senza parole. Sette artiste, sette donne, che hanno tenuto il palco e che si sono battute per una causa comune: dire no alla violenza di genere.
Un vortice di emozioni, un concerto che pone le basi di un cambiamento e che ha avvicinato la musica non solo alle 100mila persone presenti ieri, ma a tutte le donne che non ce l’hanno fatta. A quelle che hanno bisogno di aiuto e a quelle che, grazie a questo concerto, riusciranno a vedere la luce in fondo al tunnel.
Perché il cambiamento può avvenire con l’unione, la voglia e soprattutto la bellezza. E ieri, con il concerto “Una. Nessuna. Centomila” alla RCF Arena di Campovolo, la testimonianza di cambiamento è stata davvero forte.