La ong Alarm Phone oggi, domenica 12 marzo, ha pubblicato un tweet in cui ha annunciato che un barcone proveniente dalla Libia è alla deriva da ieri nel Mediterraneo centrale.
«Esortiamo le autorità a coordinare un salvataggio il prima possibile e portare le persone al sicuro in Italia».
La ong sarebbe riuscita a mettersi in contatto con le persone presenti sul barcone, le quali dichiarano di essere esauste, ancora in mare a combattere condizioni meteorologiche avverse.
Durante la notte Alarm Phone ha lanciato il primo allarme spiegando di aver perso i contatti con le 47 persone partite dalla Libia. Lì dichiarava la propria preoccupazione:
«Siamo molto preoccupati! La cosiddetta guardia costiera libica ci ha detto che le autorità italiane avrebbero coordinato i soccorsi ma non danno alcuna informazione. Le persone devono essere salvate e portate in salvo in Europa ora».
Il barcone disperso è stato poi individuato dall’aereo Sea-bird della ong Sea Watch. E così, il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, l’Imrcc di Roma, ha chiesto a un mercantile di passaggio di restare in zona per monitorare l’imbarcazione. Ma poco dopo, ieri sera 11 marzo, la ong ha avvertito:
«ll tempo sta per scadere, la barca va alla deriva tra le onde alte. Il mercantile non è attrezzato per i soccorsi ed è stato ordinato dalle autorità italiane di attendere la Guardia costiera libica, ma non vengono. Dopo aver chiamato il centro di soccorso libico, hanno confermato che non avrebbero inviato una nave. Quando raggiungiamo di nuovo il centro nazionale di coordinamento di soccorso italiano con la domanda su chi assumerà il coordinamento e la responsabilità delle persone, l’ufficiale responsabile riattacca».