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Trionfo di Emmanuele Marigliano: medaglia oro all’Europeo in Portogallo

Grazia Sposito 17/05/2021
Updated 2021/05/17 at 3:47 PM
5 Minuti per la lettura

È l’emozione di un ragazzo semplice, sempre con il sorriso sulle labbra, anche sotto la mascherina. Ieri, intorno alle 19.30 ore italiane, Emmanuele Marigliano ha conquistato la medaglia d’oro nei 50 metri di rana categoria SB2 agli Europei di nuoto Para Swimming a Funchal, in Portogallo.

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Questa mattina Marigliano, che porta Barra sul tetto d’Europa, con la sua medaglia al collo ha scritto così sul suo portale Facebook: “È appena trascorsa la mia prima notte da Campione Europeo, ancora devo realizzare l’accaduto ma se si arriva ad un europeo da mina vagante e poi si cala l’asso decisivo allora le prospettive cambiano e diventano sempre più accattivanti. Il ricordo della gara è ancora vivo nella mia testa, sensazioni, emozioni e momenti decisivo. Con questo post ne approfitto però per ringraziare tutte quelle persone che lavorano per costruire un risultato come questo, che veramente è stato la ciliegina sulla torta di un percorso lungo e faticoso, ma che ha dato i frutti sperati e cercati. Grazie alla mia società di appartenenza Centro Sportivo Portici e al presidente Alessandro Pacilli, al quale va un enorme grazie per la concessione degli spazi acqua e per la fiducia mostrata nei miei confronti. Grazie ai miei allenatori: Enzo Allocco e Francesca Allocco, che ogni giorno mi seguono con grande impegno, e che forse credevano in questa medaglia così bella anche più del sottoscritto. Ieri abbiamo scritto una bella pagina di storia; speriamo in futuro di poterne scrivere ancora tante altre: grazie a tutti!”.E poi dedica un altro post a sua zia: “Avrei voluto che fossi stata qui con me, ma il destino non ci ha aiutato, sei andata via quando muovevo le mie prime bracciate in acqua. È questo proprio non lo accetterò mai. Abbiamo sofferto insieme ed era giusto che tu gioissi con me in un momento così voluto, così cercato e così bello. Due giorni prima di partire però sei venuta a farmi visita in un sogno, ero piccolino e dicevi a mamma “spostati lo vesto io, deve essere bello perché ci sarà una grande festa”. Allora voglio pensare che forse tu già sapevi tutto e mi stavi accompagnando con la mano come hai sempre fatto. Abbiamo vinto zia, ci sarà la grande festa che tu avevi annunciato: questa è tutta per te, un bacio forte ovunque tu sia, ti amo tanto”, conclude raggiante il nostro orgoglio napoletano.

Non poteva sperare in un esordio migliore, chiudendo la sua prestazione in 1’06”46, battendo in rimonta il greco Ioannis Kostakis (1’07”94). Terzo il bielorusso Aliaksei Talai (1’20”13).

«Non capita tutti i giorni vincere il titolo europeo all’esordio, al contempo è una spinta ulteriore per fare meglio», afferma fiducioso Marigliano. Il ragazzo dal sorriso grande, dopo metà gara testa a testa con l’atleta ellenico, ha fatto un ultimo sforzo e ha toccato il muro per primo. Abbiamo visto l’emozione più pura nei suoi occhi, quando ha alzato il dito al cielo per ringraziare la zia a cui dedica i suoi trionfi. Di sicuro, questa sua prima medaglia europea, sarà solo l’inizio di una bellissima favola.

Lo sportivo campano è orgoglioso per aver portato una medaglia d’Oro nel suo quartiere, e per aver riacceso una luce di speranza in quel suo luogo nativo, che ha molto di più da mostrare, rispetto a come spesso viene raccontato. Con la medaglia d’oro in mano, in modo entusiasmante, ci spiega che nella vita non ci sono limiti, e che bisogna credere sempre in stessi, anche se hai attraversato mille tempeste arriverà un giorno che piangerai di gioia perché tutti i tuoi sacrifici saranno premiati.

Questa mattina Marigliano, che porta Barra sul tetto d’Europa, con la sua medaglia al collo ha scritto così sul suo portale Facebook: “È appena trascorsa la mia prima notte da Campione Europeo, ancora devo realizzare l’accaduto ma se si arriva ad un europeo da mina vagante e poi si cala l’asso decisivo allora le prospettive cambiano e diventano sempre più accattivanti. Il ricordo della gara è ancora vivo nella mia testa, sensazioni, emozioni e momenti decisivo. Con questo post ne approfitto però per ringraziare tutte quelle persone che lavorano per costruire un risultato come questo, che veramente è stato la ciliegina sulla torta di un percorso lungo e faticoso, ma che ha dato i frutti sperati e cercati. Grazie alla mia società di appartenenza Centro Sportivo Portici e al presidente Alessandro Pacilli, al quale va un enorme grazie per la concessione degli spazi acqua e per la fiducia mostrata nei miei confronti. Grazie ai miei allenatori: Enzo Allocco e Francesca Allocco, che ogni giorno mi seguono con grande impegno, e che forse credevano in questa medaglia così bella anche più del sottoscritto. Ieri abbiamo scritto una bella pagina di storia; speriamo in futuro di poterne scrivere ancora tante altre: grazie a tutti!”.
E poi dedica un altro post a sua zia: “Avrei voluto che fossi stata qui con me, ma il destino non ci ha aiutato, sei andata via quando muovevo le mie prime bracciate in acqua. È questo proprio non lo accetterò mai. Abbiamo sofferto insieme ed era giusto che tu gioissi con me in un momento così voluto, così cercato e così bello. Due giorni prima di partire però sei venuta a farmi visita in un sogno, ero piccolino e dicevi a mamma “spostati lo vesto io, deve essere bello perché ci sarà una grande festa”. Allora voglio pensare che forse tu già sapevi tutto e mi stavi accompagnando con la mano come hai sempre fatto. Abbiamo vinto zia, ci sarà la grande festa che tu avevi annunciato: questa è tutta per te, un bacio forte ovunque tu sia, ti amo tanto”, conclude raggiante il nostro orgoglio napoletano.

di Grazia Sposito

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