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Titanic: il simbolo della Belle époque

Roberto Sorrentini 28/04/2022
Updated 2022/04/28 at 4:10 PM
3 Minuti per la lettura

Dal 1880 al 1914 l’Occidente conobbe un periodo di benessere e sviluppo, il quale venne definito Belle époque. Caratterizzano questi anni i progressi scientifici e tecnologici, vengono prodotti i primi telefoni, il telegrafo, vengono aperti molti teatri, la produzione industriale si avvale della catena di montaggio. In questo periodo gli spostamenti sono facilitati dalle auto e gli aerei, la politica deve confrontarsi con l’opinione pubblica, prevalgono il socialismo e il nazionalismo, prende piede il concetto di tempo libero grazie ai turni di lavoro meno pesanti e l’aumento dei salari. L’eccesso di beni in precedenza riservati a pochi, permette la fioritura del consumismo. Nasce così la società di massa.

Il Titanic

L’alta tecnologia, il lusso, la fiducia nel progresso, la ricchezza, l’edonismo della borghesia al potere tipici di questa epoca vengono racchiusi nella realizzazione del Titanic, un transatlantico che partì il 10 aprile 1912 dal porto di Southampton verso New York, senza mai raggiungere la destinazione. Nelle prime ore del 15 aprile la nave si scontrò con un iceberg, le cause della collisione sono svariate, tra le principali l’eccessiva velocità e la sottovalutazione degli allarmi inviati da altre navi. Il relitto fu ritrovato nel 1985 e ci si accorse che il Titanic non era affondato integro, ma al contrario si spezzò in due tronconi.

Il Titanic, soprannominato «L’inaffondabile», era una vera e propria società in miniatura, al suo interno erano presenti un auditorium musicale, la sala fumatori, il ristorante, il caffè e molte altre sale, il tutto condito con la ripartizione in classi sociali. L’imbarcazione, all’epoca il transatlantico più grande al mondo, era lunga circa 270 metri e alta circa 53 metri, poteva raggiungere i 44 km/h, l’equipaggio era composto da 899 membri, mentre i passeggeri erano 1333 divisi in prima, seconda e terza classe. Il suo costo equivale ai 167 milioni di euro odierni, invece un biglietto in prima fila 2500 €. A salvarsi dal disastro furono 706 persone su 2232, questo accadde anche perché le scialuppe presenti non erano sufficienti per tutti.

Per i più curiosi, nel 1898 Morgan Robertson scrisse una novella, “Il naufragio del Titan”, che narra di un transatlantico, il più grande mai costruito, considerato inaffondabile, che in una notte di aprile affonda dopo la collisione con un iceberg, una storia che sembra profetizzare le sorti del Titanic. Nel 1997 il Titanic venne omaggiato con un omonimo film, diretto da James Cameron e con un cast che si avvalse del giovane Leonardo Di Caprio. Tramite la storia d’amore di due ragazzi, Jack Dawson e Rose DeWitt Bukater, viene presentata la vita all’interno del transatlantico e il drammatico incidente.

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