The Blues Queen: il blues all’italiana

Redazione Informare 05/01/2018
Updated 2018/01/05 at 6:30 PM
4 Minuti per la lettura

Un importante progetto musicale dal titolo “The Blues Queen” ha preso vita da qualche anno e sta riscuotendo un grande apprezzamento nell’ambiente blues nazionale ed internazionale. Tecnica e passione contraddistingue questi giovani ragazzi mondragonesi e proprio queste qualità ci hanno incuriosito e abbiamo scambiato due chiacchiere con loro.

 

The Blues Queen: Mario Fedeico, Alessandra Bene, Maurizio Conte e Marco Cattolico
The Blues Queen: Mario Fedeico, Alessandra Bene, Maurizio Conte e Marco Cattolico

 

Com’è composta la vostra band?
«Inizialmente siamo nati come trio acustico formato da Alessandra Bene (voce e percussioni), Mario Federico (chitarra e dobro), Marco Cattolico (basso); nel 2016 decidemmo di arricchire la proposta artistica aggiungendo il set elettrico con la batteria. Dapprima ha collaborato con noi Gianpaolo Feola, sostituito successivamente da Maurizio Conte che è l’attuale batterista della band».

Come e quando è nata l’idea di formare il gruppo “The Blues Queen”?
«Il progetto The Blues Queen è nato nell’estate del 2013 quando insieme alla mia voce e alla chitarra di Mario, già reduci dall’esperienza insieme con il gruppo blues Downtown Gang, decidemmo di dare vita ad un nuovo progetto acustico incentrato sul genere che amiamo, proponendo anche brani originali. Poco dopo l’avvio del progetto, chiacchierando e quasi per gioco coinvolgemmo il bassista Marco Cattolico con il quale avevamo già collaborato in passato».

Quando uscirà e di cosa tratta il vostro ultimo lavoro discografico?
«Il nostro ultimo lavoro discografico è intitolato “Lady in Blues”, ed è un omaggio alle donne di blues che hanno fatto la storia di questo genere musicale. Il disco è stato prodotto dall’etichetta “Il popolo del blues” e sarà sul mercato agli inizi del 2018 distribuito da Audioglobe, la più importante distribuzione italiana».

Solo cover o ci sono inediti nati dal vostro pugno? Se si, come nascono?
«I brani originali sono scritti da Mario Federico e raccontano storie di vita vissuta, talvolta sono racconti misteriosi, qualche volta vere e proprie denunce sociali, ma sono sempre comunque frutto della “strada”».

Com’è la scena nelle nostre zone per quanto riguarda questo genere musicale?
«Tanti progetti prendono vita, tanti ragazzi si appassionano a questo genere musicale, ma sebbene le nostre zone siano le più “blues” d’Italia, per le tante difficoltà presenti sul territorio, non è semplice seguire questo percorso. Per quanto ci riguarda è l’amore per il blues che ci spinge a perseguire questo cammino».

Programmi per il futuro? Avete già in programma tournee anche all’estero?
«Al momento siamo in attesa dell’uscita del nuovo disco, che porteremo in giro per l’Italia con la collaborazione della nostra etichetta “Il popolo del blues” e la nostra agenzia di booking “AZ Blues” che sarà anticipato dall’uscita del singolo e del videoclip ufficiale su Vevo. A breve saranno pubblicate le date del tour 2018. Le uniche cose che possiamo anticipare sono che la presentazione ufficiale avverrà a Firenze in una location unica».

di Emilio Pagliaro

Tratto da Informare n° 177 Gennaio 2018

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