Terra di Lavoro non deve morire!
È l’accorato appello che lancia il presidente ff della provincia di Caserta a tutti coloro che vivono nella nostra Provincia ma anche a quelle Istituzioni chiamate a garantire il rispetto della Costituzione. “Siamo provincia ed il Governo deve, assolutamente deve, ascoltare la nostra voce. Ed io mi appello ai Sindaci di tutti i nostri 104 comuni, ai Consiglieri regionali, ai Deputati, ai Senatori di qualsiasi estrazione politica di intervenire e creare una sinergia tale da far capire che TERRA DI LAVORO NON DEVE MORIRE!”
Perché l’hanno fatta morire, sì, con una serie di scelte scellerate, incapaci di prevedere lo sfacelo nel quale si trova la provincia ed i danni che, in particolare modo nella provincia di Caserta, sono sempre più evidenti, sotto gli occhi di tutti. Dopo una serie di preavvisi, inviti ad attivarsi e richieste di aiuto, oggi non si può più andare avanti. Siamo al collasso!
Le strade provinciali sono prive di manutenzione e sono sempre più impraticabili, con i disagi e pericoli che ne conseguono. E stiamo parlando di arterie che collegano i vari comuni laddove neppure i trasporti pubblici garantiscono in modo adeguato gli spostamenti!
Le scuole superiori, si diceva fino a qualche giorno fa, rischiano di non poter riaprire nel prossimo anno scolastico. Ma la realtà ė che la chiusura è stata disposta già da ora, almeno per qualcuna priva dell’energia necessarie autorizzazioni, in capo alla provincia.
Gli stipendi non vengono pagati! Lo scorso mese di gennaio, con apposito decreto, veniva garantito ai dipendenti della Provincia di Caserta lo stipendio, quasi fosse un regalo e non un diritto di tutti coloro che lavorano. Oggi, quel diritto non viene esercitato nè dai dipendenti nè da quelle Ditte che forniscono servizi alla Provincia stessa. Centinaia e centinaia di famiglie sono prive dell’anno benchè minimo riconoscimento economico per il loro lavoro mentre altre non hanno neppure più la garanzia dello stesso lavoro.
La Procura della Repubblica ha prescritto una serie di prescrizioni che, allo stato attuale, sono impraticabili dall’Ente Provincia. “Lo Stato deve aiutarci, continua Silvio Lavornia, stanziando quelle misure economiche utili a domenica affrontare l’attuale condizione deficitaria”, in attesa di un lavoro concreto di riorganizzazione generale delle Province”.
Dopo numerose richieste scritte, incontri con funzionari e dirigenti statali, con il sottosegretario della Presidenza del consiglio dei Ministri e tantissimi altri interlocutori, finora incapaci di dare una risposta concreta, ancora oggi ci troviamo “senza la certezza di poter rientrare nella Costituzione italiana, così come sancito con l’ultimo referendum del 4Dicembre con tutte le responsabilità che ne derivano.”
Oggi ci troviamo nella condizione di non avere garantito nessun servizio, dalla pulizia delle scuole e degli uffici provinciali all’abbandono delle strade all’assenza di stipendi alla chiusura delle scuole. Siamo nello sfacelo generale e sembra che a nessuno riguardi, almeno finché non è toccato direttamente.
Chiacchiere? Non dire proprio se da pochissime ore si legge quanto segue…
EMERGENZA FINANZIARIA ENTE PROVINCIA DI CASERTA, IL PRESIDENTE LAVORNIA DISPONE LA CHIUSURA DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI PRIVI DEI REQUISITI IN MATERIA DI SICUREZZA ED AGIBILITÀ.
“SCELTA CHE NON AVREI MAI VOLUTO PRENDERE PERCHÉ CONTRASTA CON I MIEI PRINCIPI DI EDUCATORE, MA INEVITABILE IN QUANTO DETTATA DALLA LEGGE E DALLA SITUAZIONE DI PARALISI IN CUI VERSA LA PROVINCIA”.
Con proprio decreto che sarà firmato nelle prossime ore, il Presidente facente funzioni della Provincia di Caserta Silvio Lavornia disporrà la chiusura immediata di tutti gli edifici di competenza provinciale che ospitano le scuole superiori e che risultano senza le necessarie autorizzazioni prescritte dalla normativa in materia di antincendio, agibilità, staticità e sicurezza sul lavoro.
La decisione è stata assunta al termine dell’incontro tenuto nella tarda mattinata di oggi presso la Prefettura di Caserta, presieduto dal vice prefetto vicario Gerlando Iorio unitamente al vice prefetto Vittoria Ciaramella, e convocato dietro richiesta urgente di Lavornia di un comitato straordinario per la sicurezza e l’ordine pubblico allargato ai sindaci e alle istituzioni scolastiche provinciali e regionali.
Accompagnato dai capigruppo Francesco Bortone, Antonio Mallardo e Angelo Sglavo, dal diretto generale e responsabile finanziario Giuseppe Vetrone, e dai dirigenti all’Edilizia Scolastica Paolo Madonna, alla Viabilità ed Ambiente Antonino Del Prete, al Personale Aniello De Sarno, all’Urbanistica e Datore di Lavoro Gennaro Spasiano, e dal Responsabile del Comitato Genitori Umberto Marzuillo, il Presidente della Provincia ha illustrato nuovamente la drammatica situazione finanziaria dell’Ente e la sua impossibilità ad espletare le proprie funzioni ed attività istituzionali, con il blocco di ogni operatività, come già segnalato a ripetizione negli ultimi mesi con diverse note ufficiali.
Inoltre, sono stati portati a conoscenza dell’Ufficio Territoriale di Governo gli ultimi sviluppi delle indagini giudiziarie e degli accertamenti svolti dalle forze dell’ordine, sempre su delega della Procura della Repubblica, in materia di sicurezza degli istituti scolastici superiori, molti dei quali sprovvisti di qualsiasi certificazione inerente la funzionalità degli immobili ospitanti, come dimostrano i recenti casi del sequestro dell’Itg Buonarroti di Caserta e delle altre scuole superiori già attenzionate dagli inquirenti e comunque pronte per essere chiuse a seguito di apposita attività investigativa.
Essendo ormai chiaro che le responsabilità ricadono unicamente sulla Provincia e sul suo vertice politico e tecnico e che finora l’Ente non è stato messo nelle condizioni materiale e finanziarie minime per fronteggiare una tale emergenza, con la realizzazione di opere e la attivazione di procedure tese a sanare le diffuse situazioni di illegittimità e di rischio che vivono decine di istituti superiori, il Presidente già da domani mattina procederà alla firma degli atti amministrativi tesi ad interdire con effetto immediato l’utilizzo totale delle scuole.
Di tanto è stata informata anche la Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Luisa Franzese, per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza.
“È l’ultima decisione che avrei voluto prendere in vita mia perché, da insegnante, mai mi sarei sognato di chiudere una scuola soprattutto in un territorio difficile qual è Terra di Lavoro, contrastando anche con i miei principi di educatore.
Fino ad oggi ho cercato di evitare tutto questo ma ormai non è più procrastinabile la chiusura degli istituti non a norma, atteso che lo impone la legge come dimostrano i diversi caso di sequestro degli edifici operati dalla Magistratura fino ad oggi ed altri che arriveranno nei prossimi giorni.
Il Governo sordo non ha voluto ascoltare le nostre richieste di aiuto, non ha raccolto finora nessun nostro appello rendendo praticamente la Provincia un Ente morto incapace di assolvere a qualsiasi funzione e compito istituzionale attribuitogli tanto dalla Costituzione quanto dalla normativa vigente.
Oggi abbiamo dovuto prendere atto della impossibilità di mantenere aperte ancora le scuole prive di certificazioni di sicurezza, quindi domani emanerò il decreto di chiusura.
Mi dispiace per gli studenti e per le loro famiglie, per i docenti e gli operatori scolastici tutti, purtroppo, però, non abbiamo altra strada che arrenderci alla triste realtà dei fatti e rispettare la legge.
Da domani saremo all’opera per trovare soluzioni alternative, di concerto anche con i Sindaci e gli amministratori locali”, dichiara Lavornia.
Cos’altro ancora dovremo subire?
Annamaria La Penna
annamarialapenna@gmail.com