Tartaruga “Caretta Caretta”: nuove attività di monitoraggio a partire da giugno
A seguito dell’aumento del numero di nidificazioni di Caretta caretta, una tartaruga marina presente nel nostro mare e protetta da convenzioni e direttive europee, a partire dal mese di giugno si effettueranno dei monitoraggi lungo il litorale campano (Castel Volturno, Mondragone, Ascea, Palinuro, etc..) al fine di individuare tracce ed eventuali nidi, confermare la presenza delle uova ed assicurare la loro corretta incubazione.
“Va precisato che le nostre attività per monitorare la Tartaruga Caretta Caretta, sono svolte sotto la supervisione della SZN “A. Dohrn” di Portici e la manipolazione di uova e piccole tartarughe è effettuata in via esclusiva dal personale autorizzato in deroga dal MITE, il Ministero della transizione ecologica. In poche parole, si tratta di percorrere un tratto di spiaggia a piedi o con una fat-bike, nelle prime ore del mattino ed individuare le tracce di risalita delle tartarughe.
Inoltre sono previste una serie di attività pomeridiane e serali al fine di sensibilizzare gestori dei lidi e bagnanti. Il tutto in compagnia di altri volontari ed esperti che forniranno importanti informazioni sull’importanza della duna e del mare. Contatta ed unisciti ai volontari dell’ENPA di Salerno, di Tartarughe marine in Campania, dell’AMP Punta Campanella, di Domizia, del WWF o di altre associazioni che hanno aderito al progetto Caretta in vista, coordinato dalla Stazione zoologica di Portici.
Avrai modo di poter assistere alle attività di protezione e conservazione messe in atto per queste specie in via di estinzione e di vedere le piccole tartarughe emergere dalla sabbia e raggiungere il mare. C’è anche la possibilità di usufruire di alloggi gratuiti in alcune località, garantendo un minimo di giorni di presenza” l’appello di Nicola Campomorto, esperto di fauna selvatica.
“Per quanto riguarda il fratino ed il corriere piccolo, si può partecipare alle attività di monitoraggio contattando l’associazione ARDEA, che in Campania è attiva con il progetto “Una spiaggia per il fratino”. Si tratta di due specie di uccelli, sempre più minacciati dalla pressione antropica, i cui nidi vengono monitorati al fine di garantire l’involo dei piccoli nati. I responsabili del progetto provvedono alla formazione dei volontari ed alle successive attività pratiche.
Anche queste ultime permettono di vivere momenti unici, in cui è possibile osservare la vita di questi straordinari animali. Sono entrambe attività che coinvolgono attivamente i cittadini, condividendo momenti di formazione a momenti di socializzazione, il tutto vissuto in posti stupendi della nostra regione. I gestori dei lidi possono contattare le associazioni ed organizzare eventi informativi, contribuendo alla salvaguardia di questa specie.
Queste creature hanno bisogno del nostro aiuto, i nostri cattivi comportamenti e le nostre abitudini stanno mettendo a rischio la loro esistenza. Abbiamo il dovere di invertire la rotta. Oltre a partecipare ai campi, si potrebbe scegliere di non usare plastica monouso, di smaltire correttamente i rifiuti e di non usare le spiagge come ceneriere o discariche. Io ci sarò, ci vediamo in spiaggia!” conclude Campomorto.