
Buonasera… assessore Scialla, la contatto sulla sua mail personale per poter avere una risposta in merito alla tariffa sui rifiuti per il 2016. Da alcuni giorni decine di persone stanno venendo da me affermando di aver ricevuto cartelle della spazzatura esorbitanti…. ed in considerevole aumento rispetto all’anno scorso, oltre il 30%.
Una delle cause, a loro dire, sarebbe che lei abbia sbagliato il bilancio e per far quadrare i conti ha aumentato la tassa sui rifiuti… Non mi sono ancora documentato… ma prima di qualsiasi iniziativa, potresti fornirci dei dati ufficiali?
Costo generale del servizio 2015, tra servizio e discarica, compreso tutti gli oneri e i costi extra…
Quali recuperi sono stati fatti dalla raccolta dei cartoni e dalla gestione della’isola ecologica.
Il costo reale a persona e a mq. quando incide e l’emissione del ruolo a quanto ammonta?
Infine il dato certificato della raccolta differenziata …
Infine una sua nota sintetica e comprensibile per i cittadini . La ringrazio
Tommaso Morlando
Per la redazione d’Informare
RISPOSTA DELL’ASSESSORE SCIALLA
Buongiorno Tommaso, ti rispondo puntualmente:
Costo generale del servizio 2015 tra servizio e discarica, compreso tutti gli oneri e i costi extra…
Le bollette che i cittadini stanno ricevendo in questi giorni sono relative alla TARI 2016. Per effetto del comma 654 della Legge di Stabilità 2014 (istitutiva della TARI), le tariffe in cui è articolata la TARI devono “assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l’avvenuto trattamento in conformita’ alla normativa vigente”.
Pertanto, il totale delle bollette inviate ai contribuenti deve corrispondere al totale previsto per il 2016 per la copertura dei costi richiamati dalla norma succitata (c.d. Piano Economico-Finanziario). Il Piano Economico-Finanziario per il 2016 prevede € 2.512.408,84 di costi fissi, € 6.308.301,32 di costi variabili per un totale di € 8.820.710,16. E’ proprio questo ammontare che andrà ripartito in base a parametri e coefficienti di legge tra le utenze domestiche e quelle non domestiche.
Va precisato che il costo complessivo previsto per il 2016 è inferiore di circa 300.000 euro rispetto all’anno precedente per effetto dell’incremento della raccolta differenziata.
Sia il Piano Finanziario che la tabella contenente le tariffe relative alle utenze domestiche e non domestiche sono state deliberate dal consiglio comunale il 29/04/2016 e sono pubblicate sul sito del Comune di Castel Volturno al seguente URL:
http://www.comune.castelvolturno.ce.it/index.php?option=com_docman&view=docman&Itemid=233
Quali recuperi sono stati fatti dalla raccolta dei cartoni e dalla gestione dell’isola ecologica.
I dati ufficiali dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti riportano una chiarissima inequivocabile e positiva inversione di tendenza, in particolare su carta e cartone. Di seguito qualche numero:
Tot. Carta e Cartone anno 2014 = 401.820
Tot. Carta e Cartone anno 2015 = 561.490
Tot. Carta e Cartone 1° quadrimestre 2016 = 250.320 quindi proiezione Anno 2016 ca.750.000 con incremento previsto superiore all’85% rispetto al 2014.
Per la gestione dell’isola ecologica
Il costo reale a persona e a mq.
La ripartizione del costo viene effettuata secondo parametri di legge (commi 651 e 652 della Legge di Stabilità 2014) nel rispetto del principio «chi inquina paga», sancito dall’articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo al fine di “commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti”.
Detto questo, per quanto riguarda le utenze domestiche, il costo è ripartito secondo 2 fattori: i mq di superficie dell’abitazione e il numero di componenti il nucleo famigliare che la occupa. Da quest’anno, per le utenze domestiche non residenti si è stabilita un’occupazione presuntiva di 2 persone.
Per quanto riguarda, invece, le utenze non domestiche, queste sono ripartite in 30 categorie all’interno delle quali sono raggruppate, secondo criteri di omogeneità, le attività economiche operanti sul territorio. In questo caso, il fattore di ripartizione è la superficie utilizzata dall’operatore economico per lo svolgimento della propria attività. Il piano tariffario, articolando il peso dei summenzionati coefficienti, stabilisce – per ciascuna categoria – il costo al metro quadro.
Dai dati reperiti presso la banca dati tributaria dell’ufficio tributi comunale, risultano tassati 2.161.809 mq (residenti e non residenti) per 23.700 utenze domestiche. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, il gettito è stato ripartito su 579.800 mq.
L’emissione del ruolo a quanto ammonta?
Il ruolo emesso è esattamente pari al totale al Piano Finanziario 2016 e, cioè, 8.820.710 euro
Infine il dato certificato della raccolta differenziata …
Il dato certificato della raccolta differenziata come media annua è pari, per l’anno 2015 appena trascorso, al 28,17%.
In generale, l’incremento della TARI è il risultato di vari fattori concomitanti che hanno agito sulla ripartizione del gettito. Da un lato la bonifica della banca dati ha portato ad eliminare una somma considerevole di duplicazioni se non triplicazioni di utenze che “gonfiavano” il numero di metri quadrati e dei contribuenti sui quali andava ripartito il getti complessivo.
Vi è, poi, l’effetto della diminuzione considerevole dei mq tassati per le utenze non domestiche, in particolare quelle degli stabilimenti balneari, che precedentemente venivano tassati per tutta l’area data in concessione senza fare un a distinzione tra le superfici che realmente producevano rifiuti da quelle che, invece, non avevano le caratteristiche per essere considerate produttive di rifiuti.
Vi è, inoltre, la circostanza che le utenze domestiche non residenti, dal 2016 sono tassate presumendo l’occupazione dell’immobile da parte di 2 componenti. Questo ha portato a restringere ulteriormente il totale dei mq su cui distribuire il gettito TARI.
Tuttavia, nonostante gli incrementi, facendo una comparazione con i comuni costieri limitrofi (Mondragone e Giugliano in Campania) o con altre realtà comunali che presentano caratteristiche che le rendono comparabili (Aversa, perché ha lo stesso piano industriale per la raccolta dei rifiuti di Castel Volturno e lo stesso operatore SENESI SPA) e San Nicola La Strada (comune che ha dichiarato il dissesto finanziario come Castel Volturno) i contribuenti castellani risultano nella stragrande maggioranza dei casi tassati per importi inferiori (vedi tabelle allegate). Il dato è molto significativo se consideriamo che tutti i comuni con cui si è fatto il confronto hanno una percentuale di raccolta differenziata molto più rilevante della nostra. Pertanto, i margini di abbassamento della bolletta TARI ci sono e sono tutti collegati ad un servizio da rendere più efficiente nonché ad una migliore risposta dei cittadini sul fronte della raccolta differenziata.
Sentiamo il dovere di ringraziare la redazione di Informare per averci sollecitato sul tema e per averci consentito di anticipare ciò che verrà esposto dall’Amministrazione comunale con una relazione ufficiale in Consiglio Comunale.
Peppe Scialla
Questa risposta risulta poco chiara… complessa e poco esaustiva, alcune domande forse sono state fraintese o sono stato io a porle male, ma in alcuni casi, come lo smaltimento dei cartoni non c’è nessun simbolo, nel senso non si comprende se si tratti di chilogrammi come credo, e non di euro.
come “complessa” la delibera di giunta che sceglie di non servirsi per gli incassi della SOGERT, società che solitamente è utilizzata per la riscossione, e tante altre anomalie …
Ma ringraziamo lo stesso assessore Scialla che prontamente ha risposto, poi tocca ai cittadini e al consiglio comunale stabilire se ci sono errori o altro.
Ritengo che chi amministra si assume le responsabilità di certe scelte, ma ancora una volta lamentiamo un deficit comunicativo che non può esaurirsi unicamente con qualche battuta sul Web.