Limitazioni Riscaldamenti

Stretta sul gas: da ottobre le limitazioni sui riscaldamenti

Redazione Informare 13/09/2022
Updated 2022/09/13 at 4:57 PM
4 Minuti per la lettura

La crisi energetica si fa sentire, e il governo si prepara all’autunno ormai prossimo. Limitazioni sui riscaldamenti, riduzione in fasce orarie per aree geografiche e un grado in meno per i termostati. Punta a ridurre i consumi di gas naturale e ridurre i rincari delle bollette il nuovo piano annunciato dal ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Saranno 6 le fasce geografiche, divise in base al clima medio registrato. Vanno dalla fascia A, la più calda, alla F. Le località più colpite dalla stretta, come le isole di Lampedusa e Linosa, potranno accendere i riscaldamenti per un massimo di 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo, mentre le località più fredde – diverse di queste vicine all’arco alpino – non avranno restrizioni.

I dubbi sui controlli dei riscaldamenti nelle case private

Ai dubbi circa i controlli su queste misure, il ministro Cingolani ha chiarito: «Diciamo le cose come stanno è molto difficile entrare nelle caldaie e nelle docce dei cittadini. Per quanto riguarda le verifiche bisognerebbe avere anche gli strumenti per farlo in maniera capillare. In secondo luogo c’è anche una materia di invasione della privacy del cittadino» ha spiegato il ministro al programma “24 Mattino” su Radio 24.

Eventuali controlli sarebbero infatti ostacolati dalle norme giuridiche circa il diritto alla privacy, sancito dalla stessa Costituzione che nell’articolo 14 sancisce l’inviolabilità del domicilio privato. E nemmeno il governo sembra orientato a questa direzione, soprattutto vista l’inattuabilità e la mancanza di mezzi per controlli a tappeto. Diverso il discorso per edifici pubblici e centralizzati, dove «è possibile andare a fare un controllo a campione e vedere se la temperatura è abbassata rispetto alla media degli anni precedenti». Per questi edifici, spiega Cingolani, «ci si può anche pensare, però qui bisogna innanzitutto dare a tutti i cittadini le informazioni sul modo migliore per risparmiare».

Limitazioni sui riscaldamenti, Cingolani: “Razionare l’energia? Difficile da attuare”

«Dal punto di vista tecnico nutro qualche dubbio» ha spiegato Cingolani circa la proposta di ridurre da remoto la potenza delle abitazioni private. Ma «non tutti i cittadini europei hanno il contatore elettronico in casa. Mi sembra difficile da attuare” chiarisce il ministro. «Che ci sia una forma per usare le fasce orarie corrette ed avere di avere una giusta sequenza di dispositivi elettrici in casa lo trovo ragionevole ma i cittadini lo fanno già automaticamente per risparmiare dati i costi folli».

A quanto pare, si parla principalmente alle tasche dei cittadini e poi all’ambiente. «Noi siamo un paese intelligente e civile, stiamo risparmiando perché l’energia costa tanto» ma «non mi sembra un atteggiamento corretto quello di dire ‘se non fai così ti sanziono’. Piuttosto bisogna spiegare esattamente quali sono le misure con cui risparmiare» ha spiegato il ministro Cingolani. Che ha aggiunto, nel collegamento telefonico alla radio, che se circa il 70% delle famiglie seguisse le disposizioni del governo, il risparmio arriverebbe a 3 miliardi cubi di gas. Ancora molto poco, su un consumo nazionale di circa 70 miliardi di metri cubi di gas annui.

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