Stati Uniti – Cina: la storia tra odi et amo

Updated 2023/06/28 at 6:18 AM
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L’ultimo incontro tra Stati Uniti e Cina è stato al G20 dello scorso novembre, fino a febbraio quando le relazioni tra i due paesi sono precipitate. Qualche giorno fa il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping ed i vertici del governo.

Al momento non vi è alcuna decisione pratica, nè qualche progetto o collaborazione di importante rilievo, ma è comunque doveroso sottolineare che le due potenze mondiali, Cina e Stati Uniti, si parlano di nuovo.

Stati Uniti e Cina nella storia

L’incontro tra le due cariche istituzionali è durato circa mezz’ora e l’obiettivo principale era proprio quello di riaprire dei canali di comunicazione tra i due stati. Le dispute politiche sono tante, così come sono critiche le crisi internazionali attuali, ad esempio il conflitto russo-ucraino. Ed è proprio per questo che i due stati hanno sentito e hanno definito la necessità di concretizzare un rapporto stabile e preciso. La posizione di Xi Jinping in merito è stata chiara “…abbiamo concordato di continuare sull’accordo comune che io e il presidente Biden abbiamo raggiunto a Bali”.

Se parliamo di Stati Uniti e Cina (Repubblica Popolare Cinese), rispettivamente la prima e la seconda potenza economica mondiale, anche se in molti pensano che il sorpasso dell’economia cinese sia vicino. La storia del rapporto tra queste due potenze si potrebbe tranquillamente paragonare alla storia d’amore di due adolescenti: fatta da alti e bassi, dove da una parte ci sono periodi di grande collaborazione internazionale, mentre dall’altro conflitti che hanno reso impossibile avere incontri diplomatici proficui.

Una via di apertura

Ad oggi, come dicevamo, la situazione sembra essere in via di apertura, cosa inaspettata soprattutto da parte della Cina, ma nel corso della storia e degli anni, sono molti gli eventi che hanno caratterizzato ed “unito” sullo stesso cammino questi due stati. I rapporti fra i due nascono tra le difficoltà con l’invasione della Corea del Sud da parte della Corea del Nord. Alla fine dell’ottobre del 1950 le forze cinesi si scontrano con le forze armate americane, ma la situazione rimane in stallo. L’accaduto si conclude con la firma dell’Accordo di armistizio coreano il 27 luglio 1953. Da quel momento la Corea divisa ha rappresentato un importante punto nel rapporto USA-Cina.

Nonostante i rapporti tra Stati Uniti e Cina fossero alle strette nel periodo successivo alla guerra fredda, il distruggersi delle relazioni tra URSS e Cina, diede agli Usa la possibilità di indebolire i sovietici e di trovare nella Cina un alleato internazionale. Fu Richard Nixon a mettere “fine” al periodo di scontri tra le due potenze mondiali, che nonostante le differenze culturali, a suo parere, potevano essere grandi alleate. Iniziava un’era di negoziati soprattutto grazie al consigliere per la sicurezza nazionale Henry Kissinger. Nasce anche quella che oggi conosciamo come “la diplomazia del ping-pong“.

Dalla diplomazia del ping-pong ad oggi

La diplomazia del ping-pong, così chiamata per un incontro amichevole tra i giocatori Glenn Cowan e Zhuang Zedong, aprì molte porte asiatiche al mondo americano. Questa diplomazia permise anche ai giornalisti statunitensi di entrare nel paese, barriera che fino a poco prima sembrava indistruttibile. Il 15 luglio 1971 il presidente Richard Nixon si reca presso la RPC sotto gli occhi di un mondo incredulo e che mai avrebbe creduto di vedere quel momento.

Se da una parte, 1972, fu emesso il Comunicato di Shangai che impegnava le due nazioni a normalizzare un rapporto diplomatico sereno, i conflitti in seguito non sono di certo venuti a mancare. Uno dei principali motivi di tensione tra i due stati ha sempre riguardato la questione di Taiwan. In merito a ciò, Otto mesi di negoziati produssero  il comunicato congiunto USA-RPC del 17 agosto 1982. Andando avanti con la storia, vi è poi Bush che aveva un rapporto ostile verso il mondo asiatico, per poi passare a cariche istituzionali come Obama che definiva la Cina un importante perno economico nelle relazioni internazionali.

Diverso il caso di Trump, che ad esempio ritirò la firma degli Stati Uniti dal Partenariato Trans-Pacifico nel gennaio 2017. Insomma vi erano sì molti progressi, ma allo stesso tempo il rapporto continuava ad essere influenzato da molti fattori negativi. Con la presidenza Biden invece, sappiamo quanto quest’ultimo abbia tenuto a sottolineare l’importanza del rapporto e della difesa con Taiwan, ma allo stesso tempo l’incontro con Blinken è stata una vera e propria svolta. Il prossimo incontro possibile potrebbe essere al G20 in India a settembre.

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