Imbattersi oggi in spiagge libere in Campania, dove è consentito il libero e gratuito accesso ai cittadini, è diventata una vera utopia. Tra coste di mare interdette alla balneabilità e concessione ai privati da parte del Demanio Marittimo, la negazione di un bene pubblico alla collettività, specialmente alle fasce più deboli, è ormai una violazione sistematica di questo diritto. Per fortuna, non è così per la spiaggia di Capo Oncino, situata nel comune di Torre Annunziata (NA), dove oltre al libero accesso della collettività, si prende cura di questo Bene Comune un comitato di cittadini e di giovani del posto sensibili alla tematiche ambientali.
Abbiamo incontrato il portavoce di questo comitato, il signor Sergio Saggese, un signore di 67 anni che racconta come quotidianamente, seppur con enormi difficoltà, insieme ad altri cittadini puliscono questo tratto di costa attraverso l’educazione alla raccolta differenziata e cercando di rendere la fruizioni ai cittadini Torresi di un bene, forse uno dei pochi rimasti.
Con le belle giornate numerosi sono i cittadini che si riversano in questo posto per godersi il primo sole primaverile e il panorama che si apre sul golfo di Napoli, con la vista alla meravigliosa villa Filangieri dell’700. Il portavoce, però, racconta anche dell’inciviltà di alcuni, che con comportamenti incivili ed isolati compromettono spesso il decoro di questo bene. Il loro desiderio e l’appello che rivolgono ai cittadini ed alle istituzioni è quello di una maggiore attenzione alla salvaguardia di questo bene perché non basta la buona volontà del singolo cittadino, ma vanno valorizzate anche queste forme di cittadinanza attiva e di partecipazione che consentono di riscoprire quei legami territoriali troppo spesso dimenticati.
di Domenico Mallardo