COMUNICATO STAMPA – Spettacolo Teatrale “Ospedale degli infermi scalzi” 7-8 Gennaio 2017
Note di regia:
La commedia in vernacolo napoletano, scritta nel 2008 dai fratelli Canzano, Domenico e Massimo, si basa sui tradizionali meccanismi comici, il cui effetto risulta amplificato dall’elevato grado di complicità che il testo e l’interpretazione dei bravi attori riesce ad instaurare con il pubblico. Le gag esilaranti, che si susseguono senza sosta, il ritmo e la spontaneità della recitazione, riescono a far ridere persino di problemi scottanti e attuali come la mala sanità. Proprio per questo l’adattamento voluto al testo nasce dall’esigenza di voler far “calzare” a pennello il personaggio all’attore per rendere il tutto più credibile e naturale possibile.
Trama:
La convivenza è difficile nella stanza 327 dell’ospedale degli infermi scalzi di Napoli. Tre degenti con tre patologie diverse vengono ricoverati nella stessa camera per l’annosa penuria di posti letto ed è qui che si svolge l’azione che ruota intorno ai tre protagonisti: Pasquale Malasomma, affetto da un’insolita quanto imbarazzante malformazione congenita, affiancato dal degente Vittorio Brambilla, milanese doc, arrivato a Napoli per “suonare in casa dei suonatori” e da Salvatore Strummolo ferito in un incidente in moto dalla dinamica poco chiara.
Nel testo dei fratelli Canzano gli ingredienti della commedia ci sono tutti e tutti sapientemente dosati: intrighi, illegalità, tresche amorose, truffe, traffici illeciti e gravi fraintendimenti.
Nella 327 si affacciano vari e singolari personaggi che volutamente non vogliamo svelarvi ma che daranno vita a scenette davvero esilaranti. Recitare in un ospedale con questo copione è come parlare di corde in casa dell’impiccato perciò fatti, persone e circostanze, anche se rispondenti alla realtà, sono da intendersi puramente casuali”.
Associazione culturale “30allora”:
L’associazione culturale 30 allora nasce nel luglio 1998, dapprima come compagnia teatrale e solo in seguito come associazione. Sin dalle prime rappresentazioni, i giovani componenti hanno sempre privilegiato la scelta di testi napoletani per la rappresentazione delle commedie teatrali. In linea di massima, il lavoro scelto veniva poi portato avanti, dopo la “prima”, per un anno intero tra i lavori eseguiti: “pranziamo assieme”, “‘a ricchezza”, “mettiteve a fa’ l’ammore cu me”, “amicizia”, “miseria bella”, “donna chiarina pronto soccorso”, “14 ‘o pittore e 22 ‘a pazza”, “come si rapina una banca”, “mio marito aspetta un figlio”, “ma che fessi che siamo”, sketch e pezzi vari, e “mettimmece d’accordo e ce vattimme”, ultimo lavoro andato in scena lo scorso 9 e 10 gennaio.
L’associazione è stata protagonista di vari progetti, con enti comunali o con scuole, per la realizzazione di laboratori teatrali per ragazzi e bambini, allo scopo della diffusione culturale del buon teatro.
La partecipazione alle varie rassegne locali ha permesso, poi, l’assegnazione di premi e riconoscimenti che hanno incoraggiato la produzione teatrale della compagnia. Inoltre, in varie occasioni, l’associazione ha presentato serate di animazione cabarettistica in locali e risto-pub della zona.
I principi fondamentali a cui il gruppo si è sempre ispirato sono quelli cristiani del rispetto, dell’onestà, della gioia, del reciproco aiuto, della solidarietà, della crescita della persona e dell’inserimento del singolo nella comunità. Nonostante qualche anno di pausa che la compagnia ha dovuto concedersi per cause di forza maggiore, questi forti sentimenti hanno permesso di riprendere le attività appena è stato possibile. La produzione è ormai ripartita in pieno con un calendario già ricco di date nel territorio campano: da serate inserite in cartelloni di rassegne e concorsi, a manifestazioni impegnate nel sociale, come la mattinè e che nel mese di febbraio si è già esibita nella casa circondariale in oggetto.
Tali attività, principalmente orientate verso il teatro come strumento di integrazione e di riabilitazione sociale, hanno già costituito nel corso di questi anni, un’intensa attività trattamentale. L’associazione 30 allora si prefigge lo scopo di intensificare e diversificare tutte quelle iniziative che si sono rivelate, oltre che uno straordinario strumento di integrazione e di riabilitazione, un interessante fucina in grado di produrre manifestazioni di alto valore sociale oltre che di indiscussa qualità artistica.