Ancora fumata nera per il Quirinale. La quinta tornata per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica si è conclusa poche ore fa con un nulla di fatto: l’attuale Presidente del Senato Elisabetta Casellati, su cui il centrodestra aveva puntato in mattinata per la successione di Sergio Mattarella, ha totalizzato 382 voti, ben distante dal quorum di 505 previsto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. Appuntamento alle ore 17 per il sesto voto e scrutinio della settimana.
Il centrodestra si spacca: solo 382 voti su 475 disponibili
La quinta votazione per il nuovo Presidente della Repubblica, la prima prevista nella giornata di oggi, potrebbe avere delle ripercussioni sul centrodestra, sancendo di fatto una possibile spaccatura all’interno della coalizione. I voti sui quali avrebbe potuto contare la Presidente del Senato, candidata uffialmente questa mattina da Matteo Salvini ad un’ora dall’inizio delle votazioni, erano 475, tra deputati, senatori e delegati regionali. Dopo lo spoglio, però, i voti per la Casellati sono stati soltanto 382.
“Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni. Salvini, Tajani e Meloni tornano a riunirsi prima della sesta chiama.
Il centrosinistra si astiene
La proposta del centrodestra non ha retto, ma soprattutto non ha convinto gli alleati di governo di centrosinistra. Pd, M5S, Leu e Italia Viva hanno deciso infatti di non presenziare alla quinta votazione presidenziale. I malumori per la candidatura di Casellati erano già stati fatti trapelare in mattinata, quando Letta, Conte, Speranza e Renzi hanno disertato l’incontro chiesto da Matteo Salvini per trovare un accordo. “Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore”, così Pd, M5s e Leu al termine del vertice dei 3 leader.
“Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni”, aveva detto stamattina Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra. “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese”.
E salta fuori il Mattarella Bis
Intanto, il leader di Italia Viva Matteo Renzi apre ad una possibile rielezione dell’attuale Capo dello Stato: “Non escludo l’ipotesi che possa esservi anche un Mattarella bis. Sarebbe una forzatura nei confronti di Mattarella e oltremodo scorretto ma al venerdì mattina o la vicenda si risolve nelle prossime ore o questa ipotesi è in campo con tutta la sua forza”.
Trattative di oggi: vertice Salvini – Letta – Conte. Belloni balza in pole position
In un vertice a Montecitorio tra Conte, Salvini e Letta i tre leader hanno vagliato alcune ipotesi sul nuovo Capo dello Stato. Il leader del Pd: “Abbiamo discusso in modo franco, lavoriamo per chiudere”. Giuseppe Conte, poco dopo, conferma questa intenzione. Il nome che circola è quello di Elisabetta Belloni.