Non è la prima volta che incontriamo la Presidente del Tribunale di Santa Maria C.V.. Gabriella Maria Casella ha partecipato anche al convegno sul ruolo della società civile e il contributo del magistrato. In quell’occasione ci ha parlato del ruolo che il magistrato deve assumere per una valorizzazione dei territori, ma a che punto siamo arrivati?
Presidente, la sua presenza è una dimostrazione di vicinanza della magistratura a questo territorio. Lei ha sempre sostenuto la figura attiva del magistrato giudicante e inquirente. Crede si stia lavorando nella giusta direzione?
«Sì, credo si stia lavorando nella direzione giusta perché anche le riforme, che entreranno in vigore prossimamente, hanno come presupposto un magistrato molto consapevole del suo ruolo, attento anche ai risultati del lavoro che è chiamato a svolgere. Dunque, la velocità che l’Europa ci chiede nella definizione dei procedimenti è importante, deve diventare un trend di lavoro per tutti i magistrati, per far sì che il concetto di giustizia sia più vivo, più concreto e quindi anche più comprensibile per la società civile. Il mondo della giustizia è complicato, quello che il magistrato deve far capire è che si lavora per i cittadini, per assicurare il servizio giustizia».
La magistratura in questo particolare momento storico vive una doppia crisi: con la società civile e con le istituzioni. A Castel Volturno, ma in generale nel casertano e nel napoletano, la domanda di giustizia è sempre crescente. È un’occasione per mandare un messaggio, quale?
«Bisogna dare un senso di concretezza all’attività della magistratura. Questo è il mio messaggio. Bisogna superare i contrasti… quest’idea del giudice che sia interessato più a sé stesso e alla sua carriera che non al lavoro che svolge. Vi assicuro che è difficile fare il magistrato ma è un lavoro molto significativo, molto importante e quindi se si riesce a fare in quest’ottica credo che sia un bene per tutti. La magistratura sta superando questo momento di crisi e a breve, spero che nei prossimi anni questo discorso diventi effettivo e concreto, anzi percepibile: è la parola giusta».