Per quanto l’Italia passi molto spesso per un Paese dalle maglie larghe per quanto concerne la giustizia, paradossalmente è anche una delle nazioni in cui il sovraffollamento delle carceri si presenta con dati preoccupanti; addirittura quasi da primato europeo.
Carceri italiane, non ci stiamo più
Spesso si dice “Dove si sta in 2 si può stare anche in 3, in 4 ecc…” e forse in Italia questo modo di dire è diventato un vero e proprio modus operandi, che ha creato così tanto traffico nelle nostre carceri, da far invidia al peggior ingorgo nell’ora di punta. Basti pensare che in Italia abbiamo circa 57.000 detenuti a fronte di 51.000 posti regolamentari; se la matematica non è un’opinione, abbiamo ufficialmente un problema.
Guardiamo l’Europa dall’alto (non è un buon segno)
Secondo gli ultimi dati raccolti, l’Italia aspira al tanto ambito premio delle “carceri più affollate d’Europa”. Se pensate che stiamo esagerando, vi rispondiamo che, dati alla mano, il nostro Paese al momento ferma l’asticella del sovraffollamento, nel rapporto carcerarti-posti disponibili, al 109% contro una media europea dell’ 82,5%. In Spagna il tasso di occupazione delle celle si attesta al 73,6%, in Germania all’81,6%, mentre la situazione francese è più simile a quella italiana, con un bilancio che produce il 103,5% di occupazione.
Perché siamo così pieni?
La questione italiana è probabilmente una compartecipazione di più fattori, come evidenziato dal Consiglio d’Europa del 2021: lentezza nell’emissione di sentenze definitive, la presenza di un numero cospicuo di stranieri (con iter burocratici annessi) e l’età media molto alta per quanto concerne coloro che sono in cella (il merito è con ogni probabilità dei boss della criminalità organizzata).
La Campania non se la passa meglio
In Campania il quadro di sicuro non migliora; si registra infatti la presenza di 6.704 detenuti a fronte dei 6.229 posti disponibili con un conseguente sovraffollamento del 107% che, seppur leggermente al di sotto dei dati nazionali, non induce certamente ottimismo.
Nei dettagli la situazione è addirittura peggiore
Andando a snocciolare il dato antecedentemente citato, il bilancio sulla saturazione delle carceri peggiora addirittura sensibilmente, soprattutto per alcuni istituti specifici: Benevento 139%, Pozzuoli 135%, Arienzo 132%, Valo della Lucania 130%, Napoli-Poggioreale 124% (che fa registrare un calo del -16,8% rispetto al sovraffollamento registrato nel gennaio 2022.
Nefaste condizioni e aggressioni subite dalla Polizia Penitenziaria
Il sovraffollamento delle carceri, e non solo, potenzialmente potrebbe rappresentare una vera e propria bomba ad orologeria, con dinamiche che inevitabilmente potrebbero gravare sul personale della Polizia Penitenziaria. A denunciarlo è Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: «Il minore sovraffollamento rispetto al dato nazionale però, non deve farci dimenticare la situazione delle carceri campane nel loro complesso che versano in una condizione allarmante con conseguente carico di lavoro a carico soprattutto delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.
In relazione alle nefaste condizioni lavorative e aggressioni subite dai poliziotti penitenziari ed in particolare, rispetto agli eventi critici verificatisi di recente nelle carceri, ci vedranno come FP CGIL Polizia Penitenziaria, promotori e partecipi della manifestazione di protesta davanti alla sede del PRAP Campania il prossimo 20 febbraio a Napoli».