Sottoscritto il protocollo d’intesa per il risanamento dell’area di Castel Volturno

Tommaso Morlando 21/02/2018
Updated 2018/02/21 at 10:20 AM
8 Minuti per la lettura

Dopo appena sei mesi dalla nomina del Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di Castel Volturno viene sottoscritto il protocollo d’intesa da tutti gli attori che, a diverso titolo, parteciperanno al suddetto Piano. «Un giorno straordinario per Castel Volturno», dichiara il sindaco Dimitri Russo, «giorno in cui si ha consapevolezza di cosa sia questo territorio. Finalmente si comincia a progettare con interventi concreti per la rinascita del territorio».

Il piano redatto ha certamente potuto fruire della collaborazione delle istituzioni locali come degli stake holders territoriali per offrire un quadro chiaro e preciso della articolatissima realtà locale. «Non mi aspettavo di trovare una realtà come quella che ho avuto modo di apprezzare in questi mesi», dichiara il Commissario Straordinario di Governo Francesco Antonio Cappetta, «non lo conoscevo ma non avrei mai pensato che fosse un territorio con tanti e tali problemi. Tra questi mi ha colpito l’abnorme presenza di immigrati ed i gravosi problemi di carattere ambientale quali lo sversamento indiscriminato di rifiuti, il crollo della rete fognaria di destra Volturno, il parziale funzionamento del depuratore, la presenza di immobili abusivi nel mare direttamente sulla spiaggia.. Tutti questi elementi dimostrano la devastazione e l’incuria del territorio. Da qui mi sono dato degli obiettivi legati all’integrazione sociale, alla riaffermazione del principio di legalità e all’aumento della sicurezza nonché la tutela dell’ambiente e della salute». Da oggi tocca attivarsi per la realizzazione dei progetti.

 

 

Come è possibile che le istituzioni offrano un fianco concreto e quali risorse servano per la realizzazione di un tale progetto viene esplicato dall’intervento del presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca che sottolinea l’impegno della regione Campania nella demolizione degli immobili abusivi come nel contrasto dell’erosione della costa, nel rifacimento dell’impianto fognario di destra Volturno come nel centro di raccolta di prossimità dei rifiuti. «È chiaro l’impegno nel contrasto dell’abusivismo edilizio che non può essere certamente tollerato soprattutto per quegli immobili non sanabili in aree idrogeologicamente pericolose, realizzati su aree demaniali o su vincoli demaniali, realizzati da chi era già proprietario di casa o da imprese della camorra. Queste tipologie di abuso, non sanabili in alcun modo, non possono essere trascurate tant’è che sono state recentemente approvate delle linee guida regionali che consentono con chiarezza e trasparenza alle amministrazioni comunali di acquisire al patrimonio pubblico gli alloggi abusivi destinandoli ad uso sociale, facendo piani di recupero e mettendo ordine in una situazione che procura da tempo un danno ambientale. Non mancano le azioni rivolte alle politiche sociali con progetti di asilo nido e potenziamento dei servizi senza trascurare la necessità di contrastare chi spaccia o promuove la prostituzione».

«L’appuntamento di oggi è sicuramente molto importante e non solo per questo territorio», precisa il ministro dell’interno Marco Minniti. «É lo sforzo di mettere in campo una risposta organica in una situazione particolarmente impegnativa come quella di Castel Volturno negli ultimi anni. Ma la particolarità è che non si presenta con la rincorsa dal carattere emergenziale, come purtroppo è accaduto in qualche caso, quanto con un lavoro strutturato direttamente sul territorio particolarmente esposto sul terreno dell’immigrazione, regolare e non, e sul rapporto delle relazioni tra questi e le comunità che spesso portano ad elementi di squilibrio e di diffidenza, talvolta alla criminalità diffusa. Il progetto presentato oggi fonda sul moderno concetto di sicurezza che non può non tener conto dell’integrazione e della legalità. Le finalità di questo tipo di intervento mirano a lavorare ad un processo di contrasto alla illegalità, alle mafie italiane e straniere, prerequisito per qualsiasi governo che voglia garantire la sicurezza con la democrazia e la convivenza civile; affrontare il tema della criminalità diffusa stando vicini ai cittadini di Castel Volturno rendendo efficaci le misure di controllo del territorio attraverso la video sorveglianza; invio di 10 equipaggi con circa 28 uomini in più tra polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza per presidiare il territorio che rimarranno fino a quando sarà necessario; recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata; contrasto al caporalato; potenziamento culturale e dell’istruzione con interventi mirati in zone particolarmente sensibili».

Ora ci aspetta la seconda sfida con la necessità di rendere protagonista la città ed i cittadini di Castel Volturno affinché possano vivere pienamente qualsiasi progetto senza subirlo.

 

I contenuti del protocollo

Nasce dall’accordo tra il Commissario straordinario di Governo, il Prefetto di Caserta, il Presidente della Giunta Regionale della Campania, il Sindaco del Comune, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Autorità di gestione del PON legalità e del Fondo Sicurezza Interna, il Capo del Dipartimento e, alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti, ci si ritrova tutti per siglare l’impegno a sostenere l’attuazione di un programma d’interventi infrastrutturali e di servizi, rivolto al territorio e alla comunità di Castel Volturno.

Ciascuno dei presenti ha il suo ruolo nella gestione delle problematiche. Si legge sul Protocollo d’intesa che alla Regione spetta impegnarsi nel reperire le risorse occorrenti ad attuare gli interventi fissati: € 700.000 per la demolizione di immobili, rimozione residui e bonifica aree; € 8.000.000 per il contrasto all’erosione e riduzione del rischio nelle aree classificate R3 e R4 nelle località Bagnara, Dx Volturno, Baia Verde ed Ischitella); € 7.000.000 per il rifacimento ed adeguamento di reti fognarie, impianti di sollevamento e depuratore in località Bagnara – Dx Volturno; € 600.000 per la realizzazione di centri di raccolta di prossimità di rifiuti come isole ecologiche; quanto necessario per l’aggiudicazione di cui ai diversi avvisi in merito agli interventi di riuso dei beni confiscati (laboratori musicali, cinematografici, ecc).

Al Ministero dell’interno spetterà finanziare, in presenza dei requisiti richiesti, interventi sul recupero di tre beni confiscati alla criminalità organizzata per le esigenze di inclusione ed integrazione di cittadini dei paesi terzi attraverso il PON Legalità; la realizzazione di un sistema di sorveglianza attiva del territorio per le aree più a rischio di fenomeni di criminalità; azioni per favorire l’integrazione attraverso laboratori linguistici, di cucina, cinematografici, musicali, artigianali, sartoriali; percorsi di orientamento al lavoro, promozione di attività sportive; azioni di contrasto alla dispersione scolastica anche attraverso l’intervento degli insegnanti di strada; potenziamento dei servizi sociali a supporto delle categorie vulnerabili; rafforzamento dei servizi di  mediazione interculturale.

Ai due soggetti finanziatori si affiancano il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ed il comune di Castel Volturno come soggetti attuatori.

Abbiamo chiesto un aiuto dall’alto e qualcosa comincia a muoversi. Consapevoli che gli interventi non sono esaustivi, auspichiamo che ciascuno (istituzioni, associazioni e cittadini) abbia il   desiderio di agire evitando l’inutile e sterile polemica ed il coraggio di metterci la faccia.

di Annamaria La Penna
Foto di Voltour

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