Circolare

Sostenibilità e non solo: verso un modello circolare

Giacomo Marotta 12/06/2023
Updated 2023/06/11 at 11:38 PM
5 Minuti per la lettura

Non solo calcio e scudetto per Napoli nel mese di maggio. La città partenopea è stata protagonista anche per quanto riguarda l’ambiente. Si è chiusa la quarta edizione del Green Med Symposium alla Stazione Marittima di Napoli, l’expo della green economy, tenutosi nelle giornate del 3, 4 e 5 Maggio. Promosso da Ricicla.tv ed Ecomondo con la partnership della Regione Campania: 1.000 visitatori giornalieri, 22 eventi in diretta, 16 start- up presenti per dire la propria riguardo la capacità del sud verso la lotta ai cambiamenti climatici, sempre più evidenti a ricordarci di quanto sia fondamentale il cambio di rotta verso un modello economico ed industriale sostenibile e circolare.

Sostenibilità e circolarità, ne sentiamo sempre di più parlare, intrecciano e riguardano sempre più spesso la società, l’ambiente e l’energia ma sappiamo cosa sono veramente?

Il termine più giusto per tradurre dall’inglese il termine “sustainability” è “che duri nel tempo”, “in grado di resistere al tempo”. Semplificando, essere sostenibili significa raggiungere l’obiettivo preposto facendo in modo allo stesso tempo di non peggiorare le condizioni sociali, naturali ed ambientali. Per “circolarità” invece si intende un approccio alternativo e sostenibile all’attuale sistema economico lineare. Un modello economico rigenerativo che mira a disaccoppiare gradual – mente la crescita dal consumo di risorse. Più circolarità maggiore velocità di transizione verso una società sostenibile. Su questi temi, abbiamo fatto una panoramica con Riccardo Scialla manager e co-founder di Giotto Circular, una start-up innovativa campana che si occupa di economia circolare. Una delle start-up invitate dalla regione Campania ai tavoli di lavoro in occasione proprio dell’evento di Napoli.

Che cos’è Giotto Circular?

«Siamo una start up innovativa nata per fornire supporto alle aziende che vogliono intraprendere un percorso concreto di transizione verso l’eco – nomia circolare. Il nostro metodo si sviluppa su tre step: il primo è basato su un software online, certificato da RINA come corrispondente agli standard UNI, in grado di misurare l’indice di circolarità delle imprese sia nella sua interezza che nelle specifiche aree. Dall’analisi di questi dati siamo in grado di restituire ai nostri clienti un report di circolarità con suggerimenti e indicazioni studiate ad hoc, per migliorarlo. Il secondo step vede l’adozione di un metodo co-sviluppato con il dipartimento di Management della Federico II di Napoli, in grado di valutare gli impatti economici e ambientali delle soluzioni offerte da Giotto Circular per l’impresa. Al termine di questa fase viene rilasciato un’efficiency plan nella quale si dà visione dei benefici economici e ambientali. Con il terzo step si accompagna fisicamente l’impresa all’implementazioni delle soluzioni di circolarità».

Perché è importante per le aziende essere circolari? Quali sono i vantaggi?

«Sentiamo ripeterci che la transizione verso un modello di business sostenibile e circolare è necessaria per far fronte alle sfide del nostro tempo, ma è anche opportunità per le imprese di creare valore, innovare e distinguersi dalla concorrenza. Sono numerose le opportunità che le imprese possono raggiungere adottando un approccio circolare al proprio business, dalla possibilità di avere un nuovo spazio sul mercato, ad un risparmio dei costi approvvigiona – mento delle materie prime, riduzione della quantità dei rifiuti generati e tanti altri».

Quanto è difficile intercettare le aziende in Campania?

«Le aziende sempre più spesso sentono parlare di economia circolare e più in generale di sostenibilità. Ad oggi abbiamo riscontrato ancora una forte paura ad intraprendere questi tipi di percorsi per diversi fattori quali: l’incertezza normativa, i costi alti nell’implementazione di pratiche circolari e mancanza di competenze per svilupparle. Ci poniamo come partner delle imprese per accompagnarli in percorsi di coscienza».

Quali obiettivi a medio lungo termine si pone Giotto?

 «Il nostro obiettivo è quello di riuscire a diffondere il nostro modello e il nostro approccio nelle PMI del territorio, vero tessuto italiano. È da lì che si deve partire per poter raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Europa ha dato».

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