Magazine Informare intervista Gabriella Ferrone, una voce originaria del nostro territorio che si affaccia nuovamente sulle principali piattaforme per un nuovo progetto di prossima uscita. Intanto, un assaggio di quel che saranno le future canzoni del nuovo album, lo abbiamo ascoltato in “Marrakesh“.
Nonostante il titolo induca a pensare ad un pezzo estivo, troviamo che Gabriella Ferrone si sia messa in gioco con qualcosa di non scontato. Finalista del concorso AreaSanremo 2010, Gabriella Ferrone viene scelta dalla commissione artistica della Rai per partecipare al 61° Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione Sanremo Giovani 2011, con il brano “Un pezzo d’estate“.
L’intervista a Gabriella Ferrone per Magazine Informare: “Resto sempre la stessa”
In occasione del festival della canzone italiana – dove Gabriella riceve il premio A.F.I. per la “migliore interpretazione” – è stato pubblicato il suo primo album “Ora so”, prodotto da Alex Gasparotto.
Successivamente riceve diversi riconoscimenti: viene premiata dal CONI come “Personaggio
Dell’Anno” per essere stata una sportiva agonista che si è contraddistinta nel mondo dello spettacolo, mentre ai World Solidarity Award riceve il premio per il suo impegno nel sociale. A Castrocaro, invece, si aggiudica il Premio alla carriera.
Dall’avventura a Sanremo Giovani nel 2011 ad oggi, cosa è cambiato significativamente in te nel modo di approcciarti all’ambiente musicale?
“Sono sicuramente cresciuta come persona e come artista. Ma resto la stessa di sempre. Il mio carattere é rimasto immutato e in generale con la vita e le persone ho un approccio positivo, solare. Lo stesso con la musica. L’ambiente musicale, poi, é fatto da persone che condividono la stessa passione, si creano belle situazioni quando si sta tutti assieme a fare la stessa cosa”.
Nel sistema odierno, gli artisti sono impegnati a confrontarsi con un’industria che offre compensi relativamente bassi per lo streaming dei loro brani. Inoltre, avrai sicuramente seguito la diatriba tra META e SIAE…
“Credo che quanto successo tra Meta e Siae sia sicuramente negativo per noi artisti poiché, la possibilità di utilizzare le piattaforme social per promuovere la nostra musica, é di fondamentale importanza per arrivare immediatamente all’utente finale”.
“Ritorno all’hip hop e adesso sono in fissa per Debussy”
Ti piace la musica che oggi si sente in giro?
“Credo proprio ci siano tante cose belle. Dipende dal proprio gusto. Io ascolto di tutto. Nella mia playlist trovi i compositori del 600’ ed anche 2Pac. Adesso sono in fissa per Claude Debussy, ma a prescindere ascolto principalmente pianisti”.
Dopo numerosi spettacoli e concerti in giro per l’Italia adesso Gabriella Ferrone torna con un nuovo brano marcatamente rap, Marrakesh e traccia la strada che porterà alla pubblicazione del nuovo album di inediti.
Il brano è stato prodotto da Fabio Vecchione, management Vecio, ed è il primo estratto dal nuovo album della cantante casertana, di prossima uscita. Gabriella ritorna al suo primo amore, ovvero l’hip hop e l’r&b. Un brano diretto e carico di groove scritto dalla stessa Ferrone, cantato alternando l’italiano con il napoletano. Marrakesh vuole sicuramente essere un brano molto attuale ed esplosivo, che parla del perdono inteso come non riportare i rapporti a come erano prima ma non serbare rancore.
Con il tuo ultimo singolo, “Marrakesh”, ritorni all’r&b e all’hip-hop. Perché è un ritorno e perché avevi virato su altri generi in precedenza?
“Quando scrivo e compongo non bado alle tendenze. Ho sempre fatto quello che mi pare. C’è stato un periodo in cui la musica classica mi ha ispirata tantissimo ed ho scritto cose un po’ più classiche e sentimentali.“Marrakesh” é nata da un momento in cui ho ripensato a delle situazioni vissute, momenti in cui il “sentimentalismo” stava proprio da tutt’altra parte, quindi il mood inevitabilmente é questo: forte, diretto, sfacciato“.
È un filone, quello dell’r&b e dell’hip-hop, che seguirai anche nel prossimo album?
“Io sono sempre stata una cazzuta, si può dire? Ecco. Non posso reprimere quella che sono.
Questo ha dato vita a “Marrakesh” ed a tutto quello che ascolterete in uscita a breve. La prossima uscirà a Luglio. In questo momento riesco a scrivere solo in questo modo, ma non é detto che io impari a mandare a quel paese anche delicatamente con un sonetto al pianoforte. Staremo a vedere”.