Tassinari Liceo Sciopero Napoli Pozzuoli

Sit-in all’ISIS Tassinari di Pozzuoli, gli studenti: “lavori fermi e nessun dialogo”

Ciro Giso 20/01/2022
Updated 2022/01/21 at 8:47 AM
3 Minuti per la lettura

Continua la protesta negli istituti scolastici campani, e in particolar modo tra Napoli e provincia. Negli ultimi giorni il sit-in del Liceo Santissimi Apostoli ha riacceso gli animi combattivi di ragazzi e ragazze, arrivando a tre giorni di sciopero. Oggi, alla scia di contestazioni, si aggiunge il liceo Tassinari di Pozzuoli. Qui gli studenti lamentano regole assurde, strutture chiuse e dialogo tra dirigenza e studenti del tutto assente.

Il comunicato studentesco del Tassinari

Gli studenti del liceo, con un comunicato lanciato dalla pagina social del collettivo scolastico, spiegano le ragioni della loro protesta: «Noi del Tassinari, come tutti gli studenti in questo periodo, continuiamo a combattere per ricevere la sicurezza necessaria all’interno delle scuole , per proteggere noi stessi e le nostre famiglie, per non fermare la nostra istruzione ma condurla ad un miglioramento graduale».

«Noi che ci battiamo per ottenere risultati e non demordiamo dinanzi ad alcun ostacolo,
oggi siamo usciti dalle classi per rispondere ad un sistema che non accettiamo e delle decisioni che non condividiamo».

Quindi la protesta del sit-in, uno sciopero bianco dove gli studenti entrano nell’istituto senza fare lezione. «Il Tassinari oggi, nella sua totalità, ha protestato silenziosamente con un sit-in per dimostrare la nostra volontà di essere ascoltati».

“Telefoni in aula vietati, regola assurda”

La componente studentesca fa poi sapere quello che non va, dall’aula all’intero istituto. E illustrano: «Sono sempre più frequenti le dimostrazioni che la nostra scuola ci da e che ci portano a volerci opporre:

  • L’ultima comunicazione che vieta l’utilizzo dei telefoni a scuola e impone di posizionarlo sulla cattedra, su un banco o in una scatola.
  • La palazzina, i quali lavori continuano ad essere posticipati da mesi, ormai è chiusa raggirando tutte le promesse che ci sono state fatte da ormai da un anno.
  • I continui tentativi caduti nel vuoto finalizzati alla ricerca di un dialogo con la dirigente scolastica che hanno minato la volontà di essere attivi e battersi per ciò in cui si crede, nonostante questa pandemia abbia fatto tanti danni in ognuno di noi, il desiderio di poter cambiare ciò che a noi appare ingiusto è più forte, noi non molliamo.

Alla domanda «perché fate questo sit-in?» gli studenti tengono a far sapere che è «perché siamo stanchi di essere ignorati».

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *