UN SINDACO HA IL DOVERE DI VIVERE TRA I CITTADINI….

De Magistris : “Anziani soli, bambini in difficoltà, donne e uomini senza un tetto, fratelli immigrati da situazioni disperate, ragazzi difficili, persone fragili. Come abitanti di una stessa umanità dobbiamo amare chi ha più bisogno, prenderci cura di chi non ce la fa da solo; e chi, come me, guida un’istituzione pubblica ha due volte, dieci volte questo dovere.”
Luigi continua a raccontarci la Sua giornata di ferragosto tra i meno la gente …
“Ho trascorso questo ferragosto in giro fra alcune strutture di accoglienza della città, il centro Signoriello per anziani, il centro Buglione per immigrati e bisognosi, il centro Mario e Chiara per bambini e ragazzi, l’istituto delle Figlie della carità, che lavora coi minori a rischio. Non sono state semplici visite di cortesia, ma occasioni importanti per verificare le situazioni e capire cosa si può fare concretamente da domani stesso per tutte queste persone.
Penso con rabbia a tutti i soldi che i governi tagliano ai comuni, che significano inesorabilmente bambini, anziani, senzatetto, immigrati, persone in meno che si possono assistere e curare. La pietà umana bruciata sull’altare gelido dell’economia neoliberista.
Noi non vogliamo arrenderci a questa logica. Vogliamo fare ogni sforzo possibile per stendere al massimo la coperta; io m’impegno con tutte le mie forze. Mettiamoci tutti quanti le mani, e il proverbiale cuore dei napoletani.
Poi la sera sul lungomare splendido concerto di ferragosto con la notte della tammorra. Musica popolare e di qualità per tutte e tutti.”
Senza fare retorica e facile populismo… ma questo modo diretto e semplice di svolgere il proprio ruolo istituzionale, senza proclami e megafoni di comodo, ma stando tra i cittadini, conoscendo le realtà, anche quelle meno visibili e più “scomode” che un SINDACO dimostra il suo spessore istituzionale oltre che la sensibilità umana.
Tommaso Morlando