Si ricomincia con una vittoria per il Napoli che difende lo Scudetto

Updated 2023/08/20 at 2:20 PM
6 Minuti per la lettura

Il nuovo Napoli targato Garcia ricomincia da dove aveva lasciato: vince 3-1 contro il neo promosso Frosinone. Una vittoria importante per dissipare i dubbi

Cambia l’allenatore ma non cambiano le intenzioni per questo Napoli chiamato a difendere lo Scudetto. In campo gli eroi del 4 Maggio con poche variazioni sul tema: resta invariata la voglia di giocare , divertendosi, ma per vincere.

Proprio come un anno fa contro l’Hellas Verona, la prima di Campionato inizia in salita per gli azzurri subito in svantaggio per il rigore concesso al Frosinone realizzato da Harroui. Si poteva perdere la testa ma, come preciseranno Di Lorenzo prima e Garcia dopo, è stata la sferzata necessaria a chiarire le idee alquanto confuse degli azzurri. Ci pensa Matteo Politano a riportare le squadre in parità dopo appena dieci minuti: mancino al volo ed equilibrio ristabilito.

Da quel momento sarà dominio azzurro che manterrà il controllo del match. Pur concedendo delle ripartenze anche pericolose al Frosinone, il Napoli ha fatto rivedere la manovra avvolgente che ha portato la massima vittoria lo scorso anno. Straripante Victor Osimhen che, segnando un gol per tempo, ha regalato ai suoi compagni la prima vittoria stagionale. Ricordando alla Serie A perchè si è laureato capo cannoniere lo scorso anno.

Gli undici in campo senza troppe sorprese

Come annunciato, manca in campo Kvaratskhelia. Fuori in via precauzionale per un trauma contusivo-distorsivo procuratosi durante l’amichevole estiva contro il Girona. La prima di Campionato della scorsa stagione lo aveva visto andare in gol passando immediatamente da oggetto misterioso a campione!

In difesa, dopo la partenza di Kim, trova il suo spazio Juan Jesus al fianco di Rahmani. Mentra, dal primo minuto, Garcia dà fiducia al nuovo acquisto Cajuste al posto di Zambo Anguissa (che entrerà nel secondo tempo). Il ragazzo si dimostra subito propositivo ed entusiasta, forse un po’ troppo dato che il rigore viene concesso proprio per un suo fallo alquanto ingenuo. Ma sono le prime battute di una lunga stagione in cui avrà modo di dimostrare ed imparare. A sinistra, Oliveira titolare al posto di Mario Rui (anche per lui, minutaggio a fine secondo tempo).

Confermati a centrocampo Lobotka, ormai imprescindibile, e Zielinski felice di non essere andato via.

Di Lorenzo, un capitano simbolo e trascinatore

Se qualcuno avesse avuto dei dubbi in merito, la scelta di Garcia di non mettere in discussione il ruolo avuto da Giovanni Di Lorenzo nella scorsa stagione, ha pagato. Stasera ha potuto spaziare sulla fascia destra in tandem con Politano fornendo gli assist necessari ad Osimhen e provando anche a segnare. Un leader indiscusso per gli azzurri dentro e fuori da campo.

“Dobbiamo mettere da parte quanto successo l’anno scorso. Sarà difficile riconfermarsi, ma siamo un gruppo serio che lavora bene. Ce la metteremo tutta. Mi fa piacere che Politano si sia sbloccato. Entriamo in campo da campioni, quindi ogni squadra ci vuole battere. Dobbiamo fare in più rispetto all’anno scorso. Non siamo partiti benissimo, ma c’è stata una reazione da squadra vera. È una bella vittoria”.

Le parole di Rudy Garcia dopo il primo match ufficiale

Senza tanti giri di parole, il nuovo tecnico del Napoli ha analizzato la partita soprattutto riguardo la continui cambi di posizione dei centrocampisti.

“Tutti i miei centrocampisti hanno la qualità di poter gestire differenti ruoli. È importante questa rotazione sulle fasce, ma anche dei tre centrocampisti. Nel primo tempo siamo stati macchinosi. Mi è piaciuto che non c’è stato panico dopo lo svantaggio. Può succedere prendere gol, poi continuando a giocare si può recuperare come è successo. Sono contento della doppietta di Osimhen”.

Ma proprio riguardo il nigeriano, ci tiene a chiarire i margini di miglioramento nel suo gioco. Stasera è mancato il suo apporto difensivo, aspetto sul quale si dovrà migliorare.

“Sul piano offensivo mi è piaciuto molto Osimhen, a differenza del piano difensivo nel primo tempo. In passato difendeva meglio tatticamente. Abbiamo corretto questo aspetto, nel secondo tempo c’è stata tanta qualità. Non aveva novanta minuti, ma l’ho lasciato fino al secondo gol che avrebbe chiuso la partita”.

Resta da abbattere la scaramanzia

Lo scorso anno, le coincidenze ci hanno portato a credere nello Scudetto: La Cremonese qualificata ai quarti di finale di Coppa Italia, L’Argentina che vince il Mondiale… proprio come accadeva nella stagione 86/87. Quella, per intenderci, del Primo Scudetto Azzurro. L’anno successivo, vittorioso per gran parte del Campionato, il Napoli cedeva il passo al Milan nella vittoria finale. perdendo la possibilità di riconfermarsi.

Le coincidenze sono simpatiche, quando favorevoli, ma sono frutto di casualità. Quest’anno il Napoli ha tutti i numeri per riscrivere la sua storia.

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *