Si chiude la 30esima di Serie A: come cambia la classifica

Gennaro Alvino 21/03/2022
Updated 2022/03/21 at 11:40 PM
11 Minuti per la lettura

Si è chiuso domenica sera il turno di Serie A numero 30. Ancora un mezzo passo falso in vetta

Termina con la sfida allo Stadio Renato Dall’Ara giocatosi domenica sera fra Bologna ed Atalanta la 30ima giornata del campionato di Serie A. I giochi sono ancora aperti e la competizione è più serrata che mai: vince di misura il Milan contro un roccioso Cagliari a caccia di punti, lo insegue subito il Napoli che rimonta un iniziale svantaggio in casa dell’Udinese, si ferma invece l’Inter che trova un solo misero punto al Meazza contro la Fiorentina. Poco più indietro, vince ancora la Juventus che facilmente evita l’ostacolo Salernitana e si piazza così a -1 dai ragazzi di Simone Inzaghi; più staccata invece l’Atalanta che vince contro il Bologna ma vede sempre più lontano l’obiettivo Champions League. Il match di giornata, il derby della capitale è magistralmente portato a casa dalla Roma che con un secco 3-0 distrugge la Lazio di Maurizio Sarri. In chiave salvezza, importante risposta solo dal Genoa che con l’arrivo di Blessin ha decisamente cambiato registro, portando la prima vittoria sotto la sua gestione dopo una serie di risultati positivi. Nessuno squillo invece dalla Salernitana, ammutolita dalla Juventus, che vede così sempre più spegnersi il proprio sogno salvezza.

SASSUOLO-SPEZIA (4-1)

Torna ad insegnare grande calcio il Sassuolo dopo il passo falso di Salerno. Eroe di giornata: un Domenico Berardi formato Champions, apre le marcature con un rigore preciso, raddoppia ancora nel secondo tempo spezzando il momentaneo pareggio trovato dallo Spezia con Daniele Verde. Nel finale è show Sassuolo con la reti di Ayhan sugli sviluppi di calcio d’angolo ed infine chiude il match il gol del solito Gianluca Scamacca che di potenza insacca direttamente da calcio di punizione.

GENOA-TORINO (1-0)

È un Genoa ritrovato quello fiorito sotto la cura Blessin, prima vittoria con i grifoni dopo 6 pareggi: 9 punti e soltano 2 gol subiti. È proprio la solidità difensiva l’arma in più di questo Genoa che tra le mura amiche riesce a resistere alle offensive granata dopo aver trovato il vantaggio al 14′ con Portanova. L’espulsione al 24′ di Ostigard per somma di ammizioni non pare pesare troppo sulla fase difensiva che pur non senza sforzo, riesce a portare a casa 3 punti fondamentali per la corsa salvezza.

NAPOLI-UDINESE (2-1)

Tornano in campo gli azzurri e spezzano finalmente la maledizione delle mura amiche: non arrivava infatti una vittoria in casa dal lontano match contro la Salernitana. In effetti l’avvio di gara non sembra essere dei migliori, il Napoli appare disorientato e subito incassa la rete friulana sotto la firma di Gerard Deulofeu. Un tiro chirurgico dello spagnolo fende l’area azzura e si insacca alle spalle di Ospina. Per tutto il primo tempo il Napoli è frastornato e soffre la fisicità degli ospiti non riuscendo a proporre il proprio solito gioco. La musica cambia nel secondo tempo, grazie anche all’ingresso dalla panchina di Dries Mertens: il gioco del Napoli si fa più frizzante ed ecco arrivare preciso il pareggio partenopeo con la rete del solito Victor Osimhen. Schema da calcio di punizione defilato, assist di Mario Rui che trova puntuale il colpo di testa del nigeriano che è in serata di grazia ed al minuto 63 trova la sua personale doppietta che chiude il match e tiene ancora vivo per i napoletani il sogno scudetto.

INTER-FIORENTINA (1-1)

Il Napoli chiama ma l’Inter non risponde presente e non va oltre il pari contro un avversario organizzato come la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Il match vede un bel gioco da entrambe le parti che però non porta a nulla di concreto entro il termine del primo tempo. È la Fiorentina a sbloccare la gara con il gol di Lucas Torreira, il mediano revitalizzato dalla cura Viola ed al suo quarto timbro stagionale. Tempo 5 minuti ed ecco che al 55′ arriva puntale il pareggio interista con la rete di Dumfries che insacca sfruttando al meglio un cioccolatino di Perisic. Da una fascia all’altra ed è 1-1 al Meazza. La partita continua con continue offensive da parte di ambedue le compagini che non trovano però la rete del vantaggio nonostante le clamorose occasioni nel finale di Sanchez da un lato ed Ikone dall’altro.

CAGLIARI-MILAN (0-1)

È un campo difficile quello della Sardegna Arena per un Milan chiamato a rispondere al Napoli e allungare sui cugini dell’Inter. È una partita dominata dai rossoneri che non riescono però fino al minuto 59 a bucare la rete sarda difesa da Cragno. Ci pensa allora Bennacer, sfruttando una sponda di Giroud a portare in vantaggio i suoi con un tiro preciso da fuori area. Da qui iniziamo a vedere una partita molto più intensa con il Cagliari che inizia a bussare più volte nella metà campo rossonera arrivando a colpire clamorosamente la traversa al 90′ con Pavoletti su colpo di testa.

VENEZIA-SAMPDORIA (0-2)

Una sfida importantissima per le due squadre, troppo a lungo a secco di punti. Il Venezia da un lato cerca disperatamente punti per uscire dalla zona retrocessione, la Samp, dall’altro, vuole una vittoria per scacciare via ogni spettro e concludere il campionato in tranquillità. Disperato ma troppo impreciso il Venezia che regala due gol a Ciccio Caputo, arrivati entrambi nel primo tempo su clamorosi svarioni difensivi dei padroni di casa. La ripresa per i doriani è solo di gestione palla ma per i lagunari la frittata è fatta: +3 in classifica per la Doria.

EMPOLI-VERONA (1-1)

Si sfidano al Castellani due squadre che hanno regalato grande calcio durante tutto il campionato. Gara spenta fino al 26′, quando Di Francesco, tutto solo, riceve palla su assist di tacco di Pinamonti e può gonfiare la rete per il vantaggio empolese che si protrae fino all’intervallo. Nella ripresa è controllo Hellas che arrivano a guadagnarsi un calcio di rigore per fallo su Caprari. Sul dischetto di presenta Simeone che calcia ma si lascia ipnotizzare da Vicario. Il rigore però è da ripetere per presenza di area di calciatori scaligeri, sul dischetto va ancora Simeone che per la seconda volta sbaglia, calciando sul palo.
Il Verona è però vivo ed il pareggio arriva poco dopo e passa per i piedi di Cancellieri che dai 25m fa partire un tiro a giro che buca la porta toscana. Il match da qui è più vivo che mai con le due compagini che non si vogliono accontentare del pareggio ma la troppa imprecisione, abbinata alla sfortuna, lascia la gara sul punteggio di 1-1.

JUVENTUS-SALERNITANA (1-1)

La recente disfatta europea subita dai bianconeri grida rivalsa ed ecco allora subito i padroni di casa accendersi al minuto 5 con la rete di Paulo Dybala. La partita però non è ancora chiusa e ci pensa allora Dusan Vlahovic al 29′ con un colpo di testa a regalare ai suoi 3 punti essenziali per mettere pressione all’Inter nelle parti alte della classifica.

ROMA-LAZIO (3-0)

La gara più attesa della giornata, capace di tenere in fermento un’intera città se l’è assicurata la Roma, grazie ad una sontuosa prova dei ragazzi dello Special One che hanno totalmente annichilito gli avversari laziali. Tempo nemmeno un minuto di gioco e la Roma passa in vantaggio con la rete fortuita di Abraham sugli sviluppi di calcio d’angolo. I giallorossi sono totalmente padroni del gioco e trovano dopo varie occasioni finalmente il raddoppio al 27′ ancora con Tammy Abraham che sfrutta un cross di Karsdorp ed in acrobazia sigla la rete del 2-0. Non è però finita qui perché a minuto 40 sale in cattedra il Capitano che con una punizione sensazionale manda la palla all’incrocio. Un tiro imparabile per Strakosha che ammutolisce la Lazio e tinge i cieli di Roma di giallo e di rosso. Da qui in poi è un assedio per i capitolini che sciupano molte altre occasioni trovando quasi “stretto” il risultato di 3-0.

BOLOGNA-ATALANTA (0-1)

Chiude la giornata l’incontro del Dall’Ara, l’Atalanta ha bisogno di punti per non perdere il treno Europa. La gara però la fa il Bologna che domina il gioco e trova le occasioni più ghiotte: clamorosa quella di Orsolini al 43′ che in area, elude l’avversario con una finta e scarica in porta col sinistro. Miracolosa la risposta di Musso che nega il vantaggio ai falsinei. Il Bologna continua a tenere il pallino del gioco con altre occasioni tra i piedi di Arnautovic ed ancora Orsolini. Ad approfittare dell’imprecisione degli emiliani ci pensa il giovanissimo Cissè che entra dalla panchina e segna il decisivo ed immeritato vantaggio atalantino al minuto 82. Il Bologna prova a riagguantare il pari con Medel ma ormai è troppo tardi: l’Atalanta vince e porta a casa il risultato.

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