Dopo l’uscita dalla Coppa Italia, il Napoli era chiamato ad una prova di carattere, mentre tifosi partenopei sono destinati alle montagne russe delle emozioni quest’anno. E così tra scaramanzie e corsi e ricorsi storici, accade che sul campo dei conterranei, contro la Salernitana il Napoli raggiunge una quota punti da ricordare chiudendo il girone di andata a 50 punti. Annoverando 2 pareggi, 1 sconfitta e 17 vittorie, numeri che fanno notizia già leggendoli così.
Ma stasera era importante vincere. Il campo non era sicuramente semplice: la Salernitana doveva avere le sue conferme sul campo, dopo aver richiamato in panchina il tecnico Nicola. Non è riuscita la sua strategia di contenimento degli azzurri: solo un paio di sussulti in area avversaria non sono bastati per disinnescare la corazzata azzurra.
Contro questo Napoli diventa difficile fare risultato
Un primo tempo che ha visto il Napoli stazionare in area avversaria: palleggio insistito, anche se a tratti poco convinto, ostacolato dalla massiccia presenza di tutti i giocatori in maglia granata nella propria area. Per veder impegnato Meret si è aspettato il ventesimo: discesa in area e tiro di Piatek dopo che appena un minuto prima Osimhen non era riuscito a trovare la conclusione.
Troppo poco per impensierire Il Napoli che nei minuti di recupero hanno trovato il Gol con Di Lorenzo mandando al riposo la squadra in vantaggio.
Il secondo tempo si riapre esattamente da dove avevano lasciato
Il ritorno in campo ha visto il Napoli subito pericoloso e il sigillo del 2-0 arriva al terzo minuto. Elmas centra il palo con un tiro a giro e Osimhen fa 13 ribattendo in rete con la porta vuota. Gol cercato con insistenza e fortemente voluto quello del nigeriano che si conferma sempre più capocannoniere del Campionato.
Buona la prova di tutta la compagine, anche se sull’unica incertezza difensiva i padroni di casa hanno rischiato di riaprire la partita con un tiro di Piatek deviato sul palo da Meret. Il portiere del Napoli, reduce dalla febbre della notte scorsa, è rimasto a prendere l’acqua per tutta la partita. Chiamato in causa più che altro nel disimpegno, si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa, grande concentrazione e maturità del giovane sempre più importante in questa squadra.
I cambi azzurri arrivano nel finale per dare minutaggio anche alla panchina
La chiamiamo panchina, in realtà chi subentra si fa sempre trovare pronto. Inutile recriminare sul turn over massiccio visto in Coppa Italia. Questi ragazzi sanno adattarsi alla situazione, hanno davvero solo bisogno di giocare. Elmas, partito titolare data l’assenza di Kvaratskhelia, ha dimostrato ancora una volta di essere disponibile e versatile.
Ndobelè per Zielinski, Simeone per Osimhen, Politano per Lozano ma la musica non cambia. La pressione azzurra concede un’unica ripartenza alla Salernitana ma il risultato non cambia.
Orgoglioso dei suoi ragazzi mister Spalletti, ma non si lascia coinvolgere dai facili entusiasmi
«Queste gare possono essere condizionate da tanti fattori: entusiasmo, sufficienza. Bisogna affrontarle bene, con il giusto atteggiamento e con il ritmo giusto. Nel secondo tempo abbiamo visto una squadra molto matura. Abbiamo gestito bene ogni momento della partita. Scudetto? I giornalisti è giusto che parlino di quello che vogliono. Noi sappiamo che abbiamo un’occasione irripetibile e dobbiamo giocare di conseguenza, giocando il nostro calcio con tranquillità».
Le nostre pagelle per Salernitana-Napoli
Alex MERET 6,5
Giovanni DI LORENZO 6,5
Amir RRAHMANI 6,5
Min-jae KIM 6,5
Mario RUI 7
André-Frank ZAMBO ANGUISSA 7
Stanislav LOBOTKA 6
Piotr ZIELINSKI 6,5 – Dall’85’ Tanguy Ndombele: sv.
Hirving LOZANO 6 – Dall’86’ Matteo Politano: sv.
Victor OSIMHEN 7,5 – Dall’89’ Giovanni Simeone: sv.
Eljif ELMAS 7