SEAS: un protocollo di esercizi per la cura della scoliosi

Donato Di Stasio 11/12/2020
Updated 2020/12/11 at 2:44 PM
5 Minuti per la lettura
Dott. Angelo Vella: “Gli esercizi SEAS sono importanti per mantenere il rachide cervicale stabile”

La Scoliosi è una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una deviazione laterale della schiena, che può presentarsi in qualunque punto della spina dorsale. Invece di rimanere eretta, la colonna vertebrale si curva verso un lato, causando così alcune asimmetrie corporee, ad esempio una spalla più bassa dell’altra o costole/anche che sporgono di più da un lato rispetto all’altro.

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Dott. Angelo Vella: “Gli esercizi SEAS sono importanti per mantenere il rachide cervicale stabile”SCOLIOSI: A CHE ETA’ SI MANIFESTA E QUALI SONO LE CAUSELa scoliosi tende a manifestarsi solitamente in una fascia di età compresa tra i 3 e i 18 anni, ma a volte essa compare anche nei bambini minori di 3 anni. Alcune ricerche scientifiche hanno addirittura dimostrato che la scoliosi ha una maggiore incidenza sulle bambine. Inoltre, non è affatto facile individuare le cause precise che scatenano questa deviazione laterale della colonna vertebrale: si parla di scoliosi congenita, quando la patologia si presenta fin dalla nascita; e di scoliosi neuromuscolare, quando la deviazione è causata da un problema al sistema nervoso che colpisce i muscoli. Nella maggior parte dei casi, la curva peggiora durante una fase di crescita rapida.I SINTOMI DELLA SCOLIOSISEAS, LA CURA PER LA SCOLIOSI“Il protocollo SEAS è il primo passo da fare per cercare di evitare il corsetto, che serve a correggere la curvatura laterale sostenendo la colonna durante il periodo di crescita, mentre i pazienti che già si stanno curando con questo strumento possono trarre degli enormi benefici grazie a questi esercizi, come il mantenimento della correzione raggiunta, l’evitare gli effetti dannosi del corsetto, e anzi l’aumento della sua efficacia. Inoltre, gli esercizi SEAS sono molto importanti per mantenere il rachide cervicale stabile durante e dopo la rimozione del corsetto”, dice il Dott. Angelo Vella, fisioterapista, posturologo e osteopata dello Studio Fisiokinetic di Villa di Briano (CE), spiegando però che gli esercizi non possono assolutamente sostituire e apportare i risultati del corsetto.“In casi di problemi di scoliosi, la figura a cui rivolgersi non può che essere quella del fisioterapista, che deve essere in grado di consigliare gli esercizi più appropriati per ogni caso analizzato. Infatti, gli esercizi possono essere cambiati regolarmente, e vengono adattati a seconda delle esigenze individuali”, spiega il Dott. Vella.COME INIZIARE IL PERCORSO SEAS?Innanzitutto, prima di iniziare con gli esercizi consigliati, sono indispensabili delle sedute di apprendimento, che possono variare da 60 a 120 minuti e possono avere una cadenza mensile, bimestrale o trimestrale. Le sedute hanno l’obiettivo di analizzare al meglio il problema, per poi poterlo affrontare con i rimedi più efficaci. È molto importante dunque la valutazione del medico-fisioterapista, che è alla base della scelta degli esercizi specifici per ogni paziente.Dopo le sedute, i pazienti possono iniziare a svolgere questi esercizi presso palestre o centri riabilitativi, ma possono comodamente farlo anche a casa propria. Nella maggior parte dei casi, gli esercizi devono essere svolti tre volte alla settimana per 40-50 minuti.Anche i ricercatori ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) hanno provato l’efficacia dell’utilizzo del protocollo Seas rispetto a pazienti che hanno seguito altri trattamenti (i risultati sono stati pubblicati in letteratura scientifica internazionale).
SCOLIOSI: A CHE ETA’ SI MANIFESTA E QUALI SONO LE CAUSE
La scoliosi tende a manifestarsi solitamente in una fascia di età compresa tra i 3 e i 18 anni, ma a volte essa compare anche nei bambini minori di 3 anni. Alcune ricerche scientifiche hanno addirittura dimostrato che la scoliosi ha una maggiore incidenza sulle bambine. Inoltre, non è affatto facile individuare le cause precise che scatenano questa deviazione laterale della colonna vertebrale: si parla di scoliosi congenita, quando la patologia si presenta fin dalla nascita; e di scoliosi neuromuscolare, quando la deviazione è causata da un problema al sistema nervoso che colpisce i muscoli. Nella maggior parte dei casi, la curva peggiora durante una fase di crescita rapida.
I SINTOMI DELLA SCOLIOSI

La curvatura della colonna vertebrale provoca anche malori, come mal di testa o dolori alla schiena, e può addirittura causare delle difficoltà nella respirazione. Ma ci sono anche altre conseguenza che la scoliosi può determinare: vista asimmetrica, un lato della vita che sembra più alto dell’altro, una scapola che appare più prominente dell’altra, oltre all’asimmetria delle spalle che abbiamo menzionato prima.

SEAS, LA CURA PER LA SCOLIOSI

Il termine SEAS (Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi) indica un protocollo e un insieme di esercizi che servono a contrastare la scoliosi e quindi le deformità vertebrali.

“Il protocollo SEAS è il primo passo da fare per cercare di evitare il corsetto, che serve a correggere la curvatura laterale sostenendo la colonna durante il periodo di crescita, mentre i pazienti che già si stanno curando con questo strumento possono trarre degli enormi benefici grazie a questi esercizi, come il mantenimento della correzione raggiunta, l’evitare gli effetti dannosi del corsetto, e anzi l’aumento della sua efficacia. Inoltre, gli esercizi SEAS sono molto importanti per mantenere il rachide cervicale stabile durante e dopo la rimozione del corsetto”, dice il Dott. Angelo Vella, fisioterapista, posturologo e osteopata dello Studio Fisiokinetic di Villa di Briano (CE), spiegando però che gli esercizi non possono assolutamente sostituire e apportare i risultati del corsetto.
“In casi di problemi di scoliosi, la figura a cui rivolgersi non può che essere quella del fisioterapista, che deve essere in grado di consigliare gli esercizi più appropriati per ogni caso analizzato. Infatti, gli esercizi possono essere cambiati regolarmente, e vengono adattati a seconda delle esigenze individuali”, spiega il Dott. Vella.
COME INIZIARE IL PERCORSO SEAS?
Innanzitutto, prima di iniziare con gli esercizi consigliati, sono indispensabili delle sedute di apprendimento, che possono variare da 60 a 120 minuti e possono avere una cadenza mensile, bimestrale o trimestrale. Le sedute hanno l’obiettivo di analizzare al meglio il problema, per poi poterlo affrontare con i rimedi più efficaci. È molto importante dunque la valutazione del medico-fisioterapista, che è alla base della scelta degli esercizi specifici per ogni paziente.
Dopo le sedute, i pazienti possono iniziare a svolgere questi esercizi presso palestre o centri riabilitativi, ma possono comodamente farlo anche a casa propria. Nella maggior parte dei casi, gli esercizi devono essere svolti tre volte alla settimana per 40-50 minuti.
Anche i ricercatori ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) hanno provato l’efficacia dell’utilizzo del protocollo Seas rispetto a pazienti che hanno seguito altri trattamenti (i risultati sono stati pubblicati in letteratura scientifica internazionale).

Per maggiori informazioni consultare il sito https://dottorvella.it/ o prenotare direttamente un appuntamento chiamando al numero 08119184490 / 3319131003 (anche whatsapp).

di Donato Di Stasio

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