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Sciopero dei tir: rischio grave per gli agricoltori casertani

Pasquale Di Sauro 25/02/2022
Updated 2022/02/25 at 4:46 PM
2 Minuti per la lettura

«Si prepara una tempesta perfetta – dichiara Manuel Lombardi, presidente di Coldiretti Caserta – con da una parte l’incremento dei costi di produzione a prezzi invariati per gli agricoltori e dall’altra i ritardi nei trasporti che, se prolunganti oltre, costringeranno a buttare via tutto o a non raccogliere affatto. Siamo estremamente preoccupati per una situazione che rischia di andare fuori controllo e su cui ci appelliamo al senso di responsabilità».

Rischio concreto per gli agricoltori casertani

Il comparto ortofrutticolo è gravemente danneggiato dallo sciopero dei tir che mette a rischio centinaia di quintali di asparagi e fragole coltivati nel casertano. «Rischiano di marcire nei campi del casertano». Così Coldiretti Caserta lancia l’allarme, lo sciopero dei tir che causa danni incalcolabili alla filiera agroalimentare dove l’85% delle merci viaggia su strada. In questo modo il rischio per i mancati rifornimenti alle industrie alimentari è concreto, e le stesse sono costrette a fermare gli impianti per la produzione e la lavorazione.

Il direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli

«Le imprese agricole stanno già affrontando una condizione di mercato dominata dall’incertezza, sobbarcandosi, come ultimo anello della catena, tutte le pressioni economiche che si scaricano sul sistema. È inaccettabile ricevere telefonate di imprenditori che ci dicono di poter resistere ancora pochi giorni con prodotti delicati e facilmente deperibili, anche con le celle frigo».

Una situazione questa degli scioperi dei tir che aggrava le già pesanti difficoltà della filiera agroalimentare, costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia con l’esplosione della guerra in Ucraina che alimenta speculazioni e limiti alla circolazione delle merci.

 

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