La scorsa domenica si è celebrato il 71esimo anniversario dalla nascita dell’Unione Europea, avvenuta il 9 maggio 1950. L’allora ministro francese degli esteri, Robert Schuman, tenne un discorso a Parigi che modificò in maniera radicale le sorti dell’Europa, prima di lui vista semplicemente come zona geografica.
Schuman sottolineò l’importanza di creare, tra le varie nazioni, un’unione solidale, una coesione non solo economica ma anche umana. Il ministro, nato e cresciuto in Lussemburgo, tra due nazioni nemiche quali Francia e Germania, sapeva che non sarebbe stato facile ridurre i conflitti e far risorgere l’Europa dalle ceneri, come una fenice.
Erano passati solo 5 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, ma il suo discorso fu molto persuasivo, ecco qui un breve estratto: «La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo, si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui sono state anche le vittime».
Il ministro propose la nascita della CECA, comunità europea del carbone e dell’acciaio, a cui aderirono inizialmente solo 6 paesi, tra cui l’Italia. Ora sono ben 27 le nazioni che fanno parte dell’unione europea di cui 19 utilizzano l’euro. Il numero di partecipanti sembra non volersi fermare, infatti negli ultimi anni sono 6 le nazioni che hanno fatto richiesta di divenire membri dell’organizzazione.
Nel 1986 la comunità europea propose di realizzare nei 12 stati membri della comunità un unico grande mercato interno, ove potessero circolare merci, persone, capitali e lavoro. L’Unione Europea influenza particolarmente la vita di chi ne fa parte. Nel 1992 il trattato di Maastricht ha stabilito quali fossero gli ambiti di sovranità dell’UE, aspetti fondamentali, come ad esempio: il principio di cittadinanza europea, la difesa delle libertà civili, della giustizia, il controllo di alcuni aspetti economici, etc.
I vantaggi che derivano dall’essere stati membri non sono pochi, ricordiamo la mancanza di dazi doganali per la circolazione della merce, ma al tempo stesso le limitazioni in ambito politico ed economico non sono state ben accette da tutti, pochi mesi fa, infatti, il Regno Unito è definitivamente uscito dall’UE tramite la Brexit.
Lunedi 10 maggio, qui a Castel Volturno, è stato organizzato un evento da intercultura onlus, associazione che si occupa di scambi scolastici ed esperienze all’estero per studenti delle scuole medie e superiori, e dall’ISIS Vincenzo Corrado. Hanno preso parte alla piantumazione dell’ulivo il comitato Campania Felix, l’Associazione Movimento Azzurro, l’Assessore all’istruzione Cristina D’Ausilio e il sindaco Luigi Petrella.
Durante l’evento, vigilato dalle forze dell’ordine, gli studenti hanno esposto un sintetico omaggio, spiegando le origini dell’UE e marcando l’importanza di essere cittadini europei. Successivamente il sindaco ha incentivato le associazioni ad impegnarsi sulle importanti tematiche ambientali e sociali, garantendo il suo impegno in un territorio così difficile.
L’Unione Europea reca numerosi privilegi ai cittadini, impegnandosi a favore della pace e della prosperità, contribuisce a salvaguardare i nostri diritti politici, sociali ed economici. Solo insieme si può fare la differenza.
Indispensabile sarebbe adoperare i principi cardine dell’illuminismo, come filantropia, solidarietà , fraternità verso gli altri uomini, e il cosmopolitismo, la concezione di uomo come cittadino del mondo.
Abbattendo le barriere geografiche create dall’avidità e dalla sete di potere, creeremo un pianeta libero dai pregiudizi, dalle discriminazioni, basato sulle 3 parole cardine del motto francese. L’Europa è un’opportunità per raggiungere questo obbiettivo, ma ci vorrà lo sforzo collettivo di tutti.
di Roberto Sorrentini