Aveta: «Un nuovo spazio per la cultura nella nostra città»
È stato inaugurato, venerdì 3 settembre, in via Mario Fiore, il Palazzo delle Arti di Santa Maria Capua Vetere, un nuovo spazio per la cultura in città. Per l’apertura è stata scelta una mostra di opere di Antonio Del Donno, artista beneventano, nato nel 1927 e recentemente scomparso.
Al taglio del nastro erano presenti Raffaele Aveta (docente di Diritto dei beni culturali), Alberto Molinari (procuratore dell’archivio Del Donno), Gianni Garrera (critico d’arte) e Gino Rossi (responsabile relazioni istituzionali dell’archivio).
Il percorso artistico di Del Donno inizia nella prima metà degli anni Cinquanta con una serie di disegni a china, anticipatori della forte seduzione per il segno grafico che diventerà il leit-motiv della sua produzione. La quotidianità del fare artistico, per Del Donno, è da leggere come gesto liberatorio e comunicatore. La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle opere, dai ”Contenitori di luce” ai “Vangeli”, dalle “Parole di fuoco” alle “Tagliole” e ai lavori più recenti che, richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità. Le sue opere sono esposte in 45 città e 75 luoghi di cultura, oltre che in due musei permanenti (a Benevento e Anagni) dedicati all’artista.
«Mentre altri si affannano ad aprire sedi elettorali – ha dichiarato Aveta, candidato sindaco a Santa Maria Capua Vetere – noi abbiamo deciso di aprire uno spazio culturale, una fucina da cui partirà il progetto per candidare la nostra città a “capitale italiana della cultura 2025”. Possiamo raggiungere grandi obiettivi, basta gettare il cuore al di là dell’ostacolo e crederci».
Sabato 4, poi, altro appuntamento di spessore con la presentazione del libro “La lezione di Marco” di Alfonso Pecoraro Scanio, dedicato alla figura di Pannella e al suo impegno ecologista.