Se il 14 febbraio è universalmente considerato il giorno degli innamorati, il 15 è invece la giornata in cui si celebra la “condizione di single“.
Il 15 febbraio si celebra San Faustino che, con Giovita, risulta patrono della diocesi di Brescia. I fratelli Faustino e Giovita, due giovani nobili cavalieri bresciani, vissuti nel II secolo d.C., furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio, il quale nominò Faustino presbitero e Giovita diacono.
Non essendosi poi voluti sacrificare agli dei, subirono il martirio. Per i giovani fu disposta la messa al rogo ma il fuoco non toccò nemmeno le vesti dei due condannati. Le conversioni cominciarono quindi a moltiplicarsi. Furono tenuti prigionieri nelle carceri di Milano dove subirono le più svariate angherie, per poi essere trasferiti a Roma dove furono di nuovo dati in pasto alle fiere nel Colosseo, ma anche stavolta ne uscirono indenni.
Imbarcati e mandati a Napoli, le torture continuarono fin quando degli angeli non lo misero in salvo. Condannati a morte e riportati a Brescia il 15 febbraio, furono decapitati.
I corpi furono sepolti nel cimitero di San Latino e nello stesso luogo il vescovo Faustino successivamente fece edificare la chiesa di San Faustino ad Sanguinem. Questi i motivi per i quali la Chiesa cattolica ha scelto di venerarli come Santi.
Resta un mistero il motivo per il quale San Faustino sia diventato il patrono dei single. Il motivo sarebbe riconducibile dunque solo alla collocazione sul calendario, ovvero il giorno 15 febbraio; qui la disposizione quindi in antitesi a San Valentino. Alcuna vicenda della sua vita o miracoli a lui attribuiti è, infatti, attinente al fatto che sia diventato patrono dei single.