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“San Castrese Vescovo. Testimone della Trinità”: a Marano la presentazione del libro sul Santo sbarcato sul Volturno

Angelo Velardi 31/05/2021
Updated 2021/05/31 at 7:01 PM
2 Minuti per la lettura

Sabato 29 maggio, presso la Parrocchia San Castrese di Marano di Napoli, si è tenuta la presentazione del libro “San Castrese Vescovo. Testimone della Trinità” del dott. Fabio Cutolo, scrittore, storico e responsabile dell’Archivio Storico “Angelo D’Ambrosio” della Diocesi di Pozzuoli.

L’evento – promosso dall’Associazione Culturale ad ispirazione cristiana “Sant’Isidoro” e dalla Casa Editrice Velar – è stato inaugurato dalla moderatrice Angela Mallardo, scrittrice, insegnante e presidente della suddetta associazione. A fare gli onori di casa ci ha pensato, poi, il parroco Don Luigi Merluzzo, che ha ringraziato l’autore per l’opera di ricerca che ha fatto luce sulla vita di San Castrese, patrono di Marano, Castel Volturno, San Castrese di Sessa Aurunca e Monreale.

Un viaggio nel tempo

Relatore dell’incontro è stato Mons. Prof. Luigi Longobardo, docente di Letteratura cristiana antica alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, che ha portato i presenti nel quarto secolo, delineando la cornice storica e sociale entro cui è vissuto ha operato San Castrese. In questo modo ha spiegato anche da dove nasce l’esigenza di avere “Testimoni della Trinità” contro le eresie del tempo.

Come nasce “San Castrese Vescovo. Testimone della Trinità”

A completamento naturale di un incontro stimolante ed appassionante, è intervenuto l’autore del libro, il dott. Fabio Cutolo, che ha raccontato la genesi del suo libro, come si è avvicinato alla vita del Santo e cosa lo ha spinto ad approfondirla.
Dopo aver descritto il Santo e la sua fede attraverso un identikit in quattro punti – per lui da prendere come esempio per chiunque voglia vivere semplicemente da cristiano – le domande dei presenti hanno lasciato non pochi spunti per altre ricerche da svolgere anche sul territorio. Siamo in un’epoca di cui purtroppo non possediamo moltissime fonti scritte e le poche esistenti sono comunque di molto successive, ma a parere del dott. Cutolo altre scienze, oltre alla ricerca storiografica, come per esempio l’archeologia, potrebbero supportare in maniera importante lo studio di quegli anni.

Qui l’evento integrale

di Angelo Velardi

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