Ricordate i famosi attivisti di “Ultima Generazione“? Ambientalisti 2.0 che imbrattano opere d’arte e monumenti per ricordarci che la crisi climatica non è un scherzo e va fermata. Tra chi considera i loro atti vere e proprie manifestazioni di vandalismo, c’è chi invece vede in loro giovani coraggiosi che vogliono farsi sentire. «L’arte è sempre stata portatrice di messaggi di rottura. Noi la usiamo per protestare, ma con mille precauzioni, scegliendo sostanze e colle che non danneggiano. E non siamo nemmeno i primi. Anche le suffragette improvvisavano sit-in nei musei», dichiarava l’attivista Bjork meno di un mese fa in un’intervista ad Elle. Eppure è giusto che per l’indifferenza del genere umano, a pagare siano luoghi che racchiudono secoli di storia? L’ultimo obiettivo colpito? La Fontana di Trevi a Roma.
Ultima Generazione colpisce ancora: carbone vegetale nella Fontana di Trevi
Una normale domenica primaverile, turisti e residenti affollano Roma e corrono alla Fontana di Trevi, la più grande fra le celebri fontane di Roma. Eppure qualcosa interrompe questa festosa routine: 10 membri dell’organizzazione ambientalista Ultima Generazione hanno protestato a Roma, esattamente nella Fontana di Trevi. In che modo? Gettando del carbone vegetale nella limpida acqua della Fontana che è presto diventata del colore della pece.
Striscioni, grida, “Non paghiamo il fossile”, “Il nostro Paese sta morendo”, il tutto per protestare contro i combustibili fossili. L’intervento della Polizia locale è stato tempestivo e pare non ci siano danni permanenti. «Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Oggi imbrattata la Fontana di Trevi. Costoso e complesso il ripristino. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti», queste le parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
I commenti della stessa organizzazione però non tardano ad arrivare sulle loro pagine social: «La scienza ci dice da decenni che i combustibili fossili sono tra le principali cause del collasso climatico cui stiamo andando incontro. Un governo, come quello italiano, che continua a investirvi i soldi dei cittadini provocando così morti e sofferenze, è criminale. Intanto in Emilia-Romagna oltre 36.000 persone sono sfollate, 14 hanno perso la vita e altre ancora sono disperse…».