Museo Jago

Rione Sanità, apre il Museo Jago: capolavoro di un artista napoletano per adozione

Gennaro Alvino 20/05/2023
Updated 2023/05/20 at 4:23 PM
4 Minuti per la lettura

Dopo 40 anni riapre finalmente la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi nel Rione Sanità di Napoli; l’evento è di quelli storici poiché coincide con l’inaugurazione del Museo Jago. Nella giornata di oggi, 20 Maggio dalle ore 18 fino alle ore 20, l’artista Jago, in collaborazione con l’associazione “La Paranza“, riapriranno al pubblico la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi per la nuova mostra del talento frusinate, oggi adottato dalla città di Napoli. All’interno della mostra sarà possibile ammirare la ormai celebre opera “La Pietà” di Jago che torna dunque nel suo luogo d’origine dopo una serie di fortunate mostre, ma anche il suo nuovo gruppo scultureo “Aiace e Cassandra“.

La magnificente opera è stata svelata nella giornata di ieri in occasione della conferenza stampa d’apertura della mostra alla quale la Redazione di Informare ha avuto il piacere e l’onore di partecipare. Per l’inaugurazione di questa sera l’ingresso sarà gratuito e vedrà inoltre la presenza dell’artista; dal 21 maggio, invece, per accedere alla mostra sarà necessario prenotare online il proprio biglietto e si avrà così l’opportunità di vedere anche il “Figlio Velato” custodito presso la Basilica di San Severo Fuori le Mura. Ma altre sculture di Jago saranno in arrivo dal 5 giugno e al momento in mostra a Bologna.

La conferenza stampa

Alla conferenze stampa di presentazione hanno preso parte, oltre naturalmente all’artista, anche Don Antonio Loffredo, rettore della Chiesa Sant’Aspreno ai Crociferi, e Susy Galeone, socia fondatrice della Cooperativa La Paranza. «Sono arrivato qui a Napoli nel 2019 per allestire il “Figlio Velato” a San Severo Fuori le Mura e lì mi sono scoperto innamorato di questa città. Quando ti innamori perdi la testa. Pensavo: “ma perché non ci sono nato qui a Napoli?”. Vorrei capire cosa vuol dire essere napoletano ma impossibile; forse un giorno capirò» ha spiegato con voce serafica l’artista.

Però una cosa qui a Napoli l’ho capita: ho capito cosa vuol dire fare scultura. Perché per tutta la mia vita ho pensato di fare lo sculture ma quando sono arrivato qui a Napoli ho compreso che non avevo capito nulla. Qui ho trovato persone che scolpiscono il materiale umano: è facile scolpire il marmo. Il marmo sta lì. Se non hai voglia ti aspetta. Non dice nulla. Scolpire il materiale umano è invece tutt’altra cosa poiché devi cambiare le sorti delle persone. Quello è essere davvero scultore. Se oggi siamo qui, se ho avuto modo di trasformare qualche sasso, è grazie a questo contesto. È in questo luogo che è nascosto il genio».

In occasione della conferenza stampa di presentazione, la Redazione di Informare ha avuto il piacere e l’onore di intervistare Jago e di scoprire la magnifica persona che si cela dietro l’incredibile talento dell’artista. L’articolo con le parole dello scultore sarà all’interno del prossimo numero cartaceo di “Magazine Informare”.

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