Il governo italiano ha recentemente approvato un disegno di legge delega per riformare il sistema fiscale del paese. L’obiettivo principale della riforma è di ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e sulle imprese, creare un rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti e stimolare la crescita e l’occupazione. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con la proposta.
I principi per la riforma
La delega fiscale definisce i principi per la riforma, ma i dettagli verranno definiti successivamente tramite decreti attuativi. L’obiettivo finale è di avere tre aliquote IRPEF, che potrebbero essere 23%, 33% e 43% o 23%, 27% e 43%. Le coperture finanziarie verranno trovate tramite la razionalizzazione delle esenzioni fiscali, con un tetto alle detrazioni basato sul reddito.
Introduzione di un’imposta unica e tassa piatta incrementale
L’obiettivo a lungo termine è di avere un’imposta unica, ma per ora verrà introdotta una tassa piatta incrementale per i dipendenti, che potranno scontare l’aumento di reddito rispetto all’anno precedente. L’IRAP verrà abolita gradualmente, beneficiando prima gli artigiani, i commercianti, le società di persone e i professionisti.
Tra IVA e lotta all’evasione
La riforma mira anche a combattere l’elusione fiscale da parte delle grandi aziende tramite una “cooperative compliance“. Le piccole imprese potrebbero invece beneficiare di un sistema di “concordato preventivo biennale“, in cui il Fisco fissa un’imposizione basata sui redditi precedenti per due anni.
L’IVA subirà una riorganizzazione delle aliquote agevolate, e l’aliquota IRES per le aziende che non distribuiscono gli utili e assumono a tempo indeterminato o investono in innovazione scenderà dal 24% al 15%. Inoltre, il disegno di legge delega prevede la depenalizzazione dell’evasione “di necessità” e la riduzione delle sanzioni per il reato di dichiarazione infedele.
Opinioni in contrasto
Mentre la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sostiene che la riforma fiscale rappresenta una svolta necessaria per il paese, favorendo la crescita, l’equità e il rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti, molti sono scettici riguardo alla riforma fiscale e dubitano che sia la soluzione ai problemi economici del paese. Alcuni sostengono che la proposta sia solo un tentativo di ottenere voti in vista delle prossime elezioni e che non sia sufficientemente solida per sostenere l’economia del paese.