Il Comune di Napoli si dota di ulteriori 32 posti per l’accoglienza dei senza fissa dimora presso “La Casa delle Genti”, in via Peppino De Filippo. Il servizio nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione e la Fondazione ‘Ritiro di Santa Maria del Gran Trionfo’.
All’inaugurazione presente anche il sindaco Gaetano Manfredi che ha espresso parole di riguardo per l’iniziativa, soffermandosi su quanto sia fondamentale migliorare l’accoglienza dei clochard e fornire loro un’assistenza moderna e dinamica che possa davvero rispondere alle necessità quotidiane. «Togliere le persone dalla strada per far sì che migliori la loro condizione, ma anche la condizione della città».
L’emergenza dei senza fissa dimora ha subito un vertiginoso incremento con la crisi pandemica, principalmente perché adesso in molti possono scivolare in condizioni di estrema povertà perché non in grado di fronteggiare gli eventi traumatici della propria esistenza. «In questa direzione», aggiunge Manfredi, «si sta muovendo l’assessore Trapanese».
Il centro d’accoglienza è «un albergo a cinque cuori», come la definisce padre Salvatore Fari, per la sua struttura dotata di 16 camere doppia con apposita area Covid distribuite su una superficie di 4mila mq ed offre i servizi essenziali di assistenza: avanderia, sala pranzo, cucina, servizi igienici, sala multimediale, terrazzo, sala tv, rete wifi, aula informatica, sala deposito valigie, cappella, giardino, infermeria, sala counseling e laboratori di ascolto e di promozione, tutto concesso grazie ai finanziamenti erogati dal comune.
La casa, vuole essere non solo un luogo in cui le persone si possono riparare dal freddo della notte e avere pasti caldi, ma anche luogo di relazioni, riprendendo proprio il concetto fondamentale di assistenzialismo, ovvero di favorire la ricostruzione di una dignità spesso fragile e calpestata e la reintegrazione nel contesto sociale.
Manfredi si augura di incrementare l’offerta di stanze nei prossimi mesi in modo tale da avere i giusti mezzi per fronteggiare adeguatamente il problema della città, aggiunge però che un ruolo fondamentale è quello ricoperto dagli psicologi e dagli assistenti sociali per «convincere, con un’azione continuativa, le persone che sono in strada ad andare a dormire al coperto», adattandosi dunque ad una nuova realtà.