Oltre la musica c’è anche la scrittura nel percorso artistico di Red Canzian. Da tempo, infatti, il celebre musicista è in libreria con “Sono italiano vegano”, scritto con la figlia Chiara. In questo periodo, i due hanno viaggiato da nord a sud, da est ad ovest dell’Italia per presentare il volume, riscuotendo in ogni regione consensi di partecipazione di pubblico. Il libro, composto da 50 ricette, di cui 40 stagionali e 10 dedicate ai dolci, rappresenta un viaggio lungo le quattro stagioni dell’anno tra episodi, racconti di famiglia e testi in cui Red spiega il suo percorso verso l’alimentazione vegana e non solo «perché si può mangiare bene ed in modo sano, nel rispetto di ciò che ci circonda».
Red, da bassista dei Pooh a scrittore. Come nasce la passione per la scrittura? Cosa ti ha spinto verso quest’arte?
«È una delle mille cose che faccio, oltre alla musica! Anche perche scrivere è una maniera di comunicare, come cantare! “Sano Vegano Italiano”, scritto con mia figlia Chiara è il mio quarto libro… e, non di certo, l’ulitmo! Ne sto già preparando uno nuovo, ricco di ricordi ed aneddoti…».
Di recente è la pubblicazione del libro che hai scritto con tua figlia Chiara, dal titolo “Sano italiano vegano”. Perchè la scelta di diventare vegano e perchè la scelta di scrivere un libro su questo argomento?
«Perché sono uno che rispetta l’Ambiente, che ama gli animali e che ama sé stesso! Ecco i 3 motivi, per i quali non mangio carne da 25 anni e sono vegano da quasi 10… Chiara, dopo aver visto “Pareti di Vetro”, il video che ho fatto per la Peta Italia (quello per la Peta americana è stato fatto da Paul McCarteney), è diventata vegetariana… e , pian piano, nel suo naturale percorso di coscienza, si sta avvicinando ad un futuro veg!».
Hai presentato il libro anche in Campania. In quale regione, secondo te, la popolazione è più tesa verso il cibo vegano?
«Tutta l’Italia ha radici vegane: siamo il paese della pasta, del pane, dei legumi, della verdura… Anche le 50 ricette di Chiara (10 per stagione, più 10 dolci), contenute nel nostro libro, sono tutte ispirate alla tradizione “povera” italiana e regionale… davvero semplici e golose!».
Musica e scrittura hanno segnato il tuo percorso artistico. Quanto e cosa ti hanno dato musica e scrittura?
«Mi hanno dato tutto! La possibilità di esprimermi, di crescere, di conoscere e di arrivare a milioni di persone! Se avessi fatto il geometra, avrei avuto più difficoltà a farlo!».
Cosa ti senti di dire ai fan che attendono un ritorno sulle scene musicali, da solista?
«Di avere ancora pochissima pazienza: sono in studio, sto lavorando ad un Progetto in cui credo molto, che sarà un percorso storico, analizzato ed interpretato con la maturità di oggi! Tutto nascerà in primavera e… ne sentirete delle belle!»
Spesso sei in Campania. Che rapporto hai con i napoletani e campani?
«Bellissimo! Adoro quelle zone ed il Sud Italia, in genere. Per il cibo (un piatto su tutti: i friarielli!), per il calore della gente e per i panorami che avete! Di recente, ho presentato il libro a Capri… ed è stato fantastico!».
Cosa ti ha dato la Campania a livello personale ed artistico?
«Molto! Ho tanti amici a Napoli ed a Salerno, fans e non solo… ogni volta che posso, ho la gioia di venire!».
di Giovanni Iodice