Quale speranza nel Referendum per i cristiani italiani?

Tommaso Morlando 27/11/2016
Updated 2016/11/27 at 4:38 PM
9 Minuti per la lettura

Si rispetti il diritto umanitario, si abbia cura della popolazione bisognosa di assistenza umanitaria e si giunga alla desiderata pace attraverso il dialogo e la riconciliazione. La politica deve svegliarsi dal torpore di comodità, privilegi, ingiustizia.

Pensieri ad alta voce del presidente dell’associazione Cristiani per servire in merito al prossimo referendum costituzionale, necessario per una riforma della legge elettorale che consenta la valida e libera espressione dei cittadini in soli due Partiti Politici e per liberare la politica dai Gruppi di Potere.

Oggi forse non ci resta che l’ironica magra consolazione contro l’imperversare dei luoghi comuni e per cercare di frantumare il muro dei silenzi, del continuo vociare nelle trasmissioni radio televisive, tutti intenti a far votare il cittadino per l’uno o per l’altro nel Referendum di domenica 4 dicembre 2016 .

Tutti espongono forse in maniera incomprensibile per l’uditorio, dato dal vociare che si sovrappone l’uno sull’altro, ma la politica italiana sta “viaggiando” nella nebbia verso le votazioni di domenica prossima, per accendere i fari della speranza di un risultato favorevole all’uno o all’altro dei “contendenti”!

Quella speranza auspicata da tutti che sia di moralità, rettitudine, pace, serenità, giustizia, mentre sarebbe opportuno che l’Italia aneli a raggiungere i veri valori etici, dove persiste nell’opinione pubblica una sola domanda: abbiamo rappresentanti onesti, giusti, solidaristici ?

E’ difficile rispondere a questi interrogativi, ancor più dove la politica é rappresentata da una incoerenza culturale, una politica diversiva, scorbutica, irresponsabile, una frammentarietà delle idee .

Una “cosa” è certa: è stata una campagna elettorale molto dura, dove non pochi hanno pensato come dovranno essere affrontati quei quesiti, la cui risoluzione spetta al Parlamento e non al popolo, con serietà ed impegno, mentre vi è l’incognita degli indecisi memori di quando lo Stato non ha mai “ascoltato” il volere dei cittadini espresso nei trascorsi Referendum, la cui forte spesa poteva essere destinata a costruire Strade, Ponti, Case di Riposo, Ospedali, Case per i Terremotati, Case per gli Italiani….

imageOrmai nella vita quotidiana si è inserito una forte “carica” di incertezze, smarrimento, inquietudine, scoraggiamento, paura, che avvolge l’umano essere in una spirale priva di un futuro per le nascite, nel progressivo invecchiamento della popolazione che si vede privata del rispetto della loro dignità, dei giovani privi di un lavoro ed in genere della gente che vede un domani offuscato, dei senza casa, dei terremotati, dei migranti che hanno invaso le nostre città ed i nostri paesi, invece di pensare a votare per il SI che per il NO!

Morale : occorre dare e garantire al Paese fiducia e fatti concreti anche in Europa e nella chiusura del dialogo anche Papa Francesco mette in guardia dai pericoli della “dittatura del pensiero unico” che uccide la libertà dei popoli e delle coscienze.

Oggi la politica è diventata un “mestiere”, una “professione”, un “lavoro” che spinge “per necessità la persona ad entrare nei suoi gangli vitali, non per vocazione, ma per raggiungere quei privilegi che derivano dal potere, dimenticando quanto langue nella quotidianità e desiderosi di Gruppi di Potere”!

I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali, come sempre le più deboli che debbono subire in silenziosa sofferenza una classe politica perennemente “colpita” da una sordità incredibile che richiede sacrifici a tutti, anche alla povera gente, ai nuovi poveri, agli emarginati, ai terremotati, ai “distrutti” dalle Banche, a tutte le “novità”, al mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore.

“Si rispetti il diritto umanitario, si abbia cura della popolazione bisognosa di assistenza umanitaria e si giunga alla desiderata pace attraverso il dialogo e la riconciliazione”, invita Papa Francesco. La politica deve (imperativo!) svegliarsi dal torpore di comodità, privilegi, ingiustizia.

E’ auspicabile che la politica non dia più sfogo ad arroganze, assuefazioni, assunzioni di potere, ingiustizie, corruzioni, concussioni, ma svolga un’opera meritoria al fine di arrecare utilità e bene comune. La politica deve “guardare” al Paese reale ed adottare una legge elettorale, un bipartitismo efficiente alla governabilità, dove vi siano solo due Partiti e non una turbativa di Partiti Politici!

La grave situazione della nostra Italia necessita di provvedimenti contingentali, risolvibili e tali che con un Governo in carica “semi sfiduciato” e con un Parlamento dichiarato “non legale” quindi non in grado di legiferare, non necessita di una “task quirinalizia” per risolvere una crisi che oltre che economica e politica, è anche morale!

imageSoprattutto morale che dipende dalla lealtà dei cittadini e dei Politici verso i principi fondamentali a collaborare per realizzare i valori immessi nella Costituzione già data, per dare allo Stato un volto ed un valore profondamente umani, mentre oggi la politica è diventata un “mestiere”, una “professione”, un “lavoro” che quasi spinge la persona ad entrare nei meandri dei suoi “palazzi”, dei suoi “corridoi”, dei suoi “ambiti “ non per quello di svolgere un’azione per il bene comune, ma per raggiungere quei privilegi che derivano dal potere, dimenticando il resto della quotidianità .

Certo la politica odierna è ben diversa da quella di un tempo trascorso dove una volta i “politici” dilapidavano intere proprie fortune non per vanità, ma per magnanimità, per amore della Patria, per essere utili.

Purtroppo, si cerca di “trafugare beni ” per ultra possederne, per conquistarsi un posto al sole e dove trionfano immagini di persone che si dichiarano, quando è comodo, anche cattolici, quale culto cieco bieco aberrante.

Oggi la politica è formata da personaggi che cercano nel potere una risposta al loro carattere ribelle, inquietante, avido, impulsivo. Per questo motivo, si danno da fare per arrivare a quel potere, felici per il momento di smentire quel detto della buona anima del Presidente Andreotti: “il potere logora chi non ce l’ha”, visto che la politica (a parole) è dotata di mal celati propositi, in questa Torre di Babele!

Ecco perché la politica è formata da inediti rappresentanti che da troppo tempo cercano di trasformare il nostro Paese in un agglomerato di persone, dove trionfa la corruzione, la concussione ed ogni possibile ed impossibile reato.

Abbiamo bisogno di onesti Politici che ci amministrano per il bene di tutti come li vuole la buona politica, di buoni Sacerdoti che sappiano, da buon Samaritani, evangelizzare e non agire come arroganti funzionari, impiegati o dipendenti della Chiesa come dice Papa Francesco e non dallo “ spirito del carrierismo che fa tanto male alla Chiesa”.

Ritornando alla politica, il cittadino si domanda: perché i risultati elettorali, a parte la forte astensione dal voto dell’elettorato ritenuto moderato, favoriscono ed agevolano Movimenti o Partiti che possono contare sui loro fedelissimi ?

Indubbiamente questi “ cespugli”, questa “impropria” politica, questo “intreccio” non soltanto ostacola una efficiente governabilità, ma riduce, per ora, la possibilità al cittadino di dare un voto di indirizzo, anziché di investitura, per cui necessita una Riforma della Legge Elettorale da noi lungamente auspicata, che consenta la valida e libera espressione dei cittadini in soli due Partiti Politici e “liberare” la politica dai Gruppi di Potere, una sola volta e per sempre !

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza”

Previte

 

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