A giorni sembra concludersi la straziante agonia degli istituti superiori in gestione dell’Ente Provincia di Caserta. Si spera che l’ultimo sospiro sia quello di sollievo da parte dei dirigenti, degli alunni, dei professori e dei genitori che negli ultimi mesi hanno sentito più volte riecheggiare la voce di una possibile chiusura delle scuole a causa dell’ attuale situazione economica della Provincia casertana. Da dicembre 2015, quest’ultima ha dichiarato dissesto finanziario. Negli ultimi mesi, a partire da novembre dell’anno scorso, la situazione in un primo momento statica ha preso una piega diversa con manifestazioni e scioperi studenteschi all’interno della città. Gli studenti cercavano risposte alle loro domande, più di 5.000 scesi in piazza durante un corteo il 14 novembre scorso. Poi la scelta di riunirsi in un unico comitato ”Studenti in rotta contro la bancarotta”, l’indignazione per il ritardo da parte della Provincia nell’aver presentato oltre limite richiesto la domanda per il bando dei 60 milioni di euro, il cui finanziamento avrebbe dovuto essere riservato alla manutenzione e all’adeguamento degli istituti scolastici. Una lotta che non si è fermata alle occupazioni degli istituti scolastici da parte degli alunni, ma che è stata perseguita anche dai genitori e dai lavoratori precari, i quali hanno occupato la sala del consiglio provinciale recentemente, lunedì 3 aprile in occasione di un Consiglio Provinciale straordinario ordito dal Presidente dell’Ente Provinciale Silvio Lavornia, durante il quale ha deposto le armi: data la scadenza di contratti scaduti e non rinnovabili (per mancanza di fondi) che la Provincia intratteneva con alcune partecipate per la gestione di servizi di pulizia, corrente elettrica e riscaldamenti, non riuscendo a prendersi ulteriori responsabilità, si troverà costretta a consegnare le chiavi di tutti gli edifici gestiti dall’ente provinciale al governo. Quest’ultimo è stato denunciato dall’amministrazione provinciale di Caserta, assieme ad altre d’Italia, tramite esposto alla Procura della Repubblica, motivandolo come vera e propria estorsione nei confronti dell’ente provinciale in seguito al taglio di circa 18 milioni di euro (bilancio 2014) dalle tasche della Provincia con la riforma della legge 57 di Delrio (Ministro Infrastrutture e Trasporti).
C’è incertezza anche per quanto riguarda gli esami di stato. Grande attesa per il giorno ultimo, venerdì 7 aprile, in cui dovrebbe essere firmato il decreto “salva province”, che si interessa di tutelare la provincia di Caserta e tutte coloro che hanno problemi di bilancio e sono in dissesto finanziario. Si attendono aggiornamenti.
Alessia Giocondo
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