AmaRè, il primo amaro alle erbe della Reggia di Caserta

Redazione Informare 13/07/2017
Updated 2017/07/13 at 6:42 PM
4 Minuti per la lettura

AmaRè

Sembra quasi una favola quella che sta vivendo Andrea Petrone (in foto a sx), CEO dell’Antica Distilleria che da centocinquant’anni produce bevande d’alta qualità ed assolutamente genuine. Tutto risale alla fine dell’ottocento, quando l’azienda fu inaugurata da suo nonno, i cui amari e liquori venivano prodotti per conto della Casa Reale borbonica, che era solita consumarli come elisir di fine pasto. Dopo più di un secolo la “magia” si ripete. Andrea Petrone è risultato vincitore dell’avviso pubblico emanato dalla Reggia di Caserta, col quale si è aggiudicato il brevetto per commercializzare l’unico amaro in Italia prodotto con erbe provenienti esclusivamente dal Giardino Inglese del Parco Reale, voluto fortemente dalla Regina Maria Carolina d’Austria, moglie di Ferdinando IV di Borbone. «AmaRè ha nel nome una doppia valenza: Amaro del Re ma anche AmaRè il territorio». Lo spiega Andrea stesso, nel corso della presentazione della sua ultima “creatura” lo scorso 13 giugno nella casa del Giardiniere di corte. È importante, infatti, che una realtà come quella dell’Antica Distilleria Petrone contribuisca alla valorizzazione della Reggia, che cresce con il suo territorio e viceversa.

Mauro Felicori

L’idea di abbinare il nome della Reggia ad un amaro si deve proprio a Mauro Felicori (in foto a dx), grande estimatore delle produzioni agroalimentari di qualità. «La mia speranza è che intanto tutti i ristoratori e bar di Caserta propongano questo prodotto ai tanti turisti che vi fanno visita. Allo stato dei fatti pare la Campania non abbia un amaro che la rappresenti e il mio desiderio è che AmaRè diventi proprio l’immagine della Campania nel mondo. Io intanto mi darò da fare nella promozione di questo amaro nei ristoranti di Bologna che, sono sicuro, lo compreranno subito», afferma con un sorriso. Ormai della Reggia di Caserta si parla ovunque, grazie anche e soprattutto alla nuova gestione, alle numerose collaborazioni e ai tanti eventi sponsorizzati.
«La direzione è quella giusta, noi siamo una Reggia del mondo. Non siamo di Caserta, neanche della Campania e neanche dell’Italia, come bene Unesco. Io sono molto contento perché mi piace l’idea che la Reggia cresca insieme agli imprenditori più dinamici di questo territorio», dice il direttore del complesso vanvitelliano.
«Il percorso è ancora lungo ma questo è già un bellissimo inizio. Speriamo che queste collaborazioni a marchio Reggia siano sempre più numerose, legate ad aziende valide, oneste e proiettate verso il futuro. AmaRè è il secondo prodotto a marchio Reggia; esiste, infatti, già la collezione di borse e accessori in pelle firmata Vodivì, un’azienda di Spoleto». 

Cultura e Territorio

Sono sempre di più i visitatori che scelgono la Reggia di Caserta, attratti anche dai numerosi eventi culturali ed enogastronomici che danno loro l’opportunità di fermarsi nei dintorni di quella che un tempo fu la residenza borbonica, al fine di scoprire non solo il capoluogo di provincia, ma anche le altre numerose meraviglie del territorio casertano.
Con l’Antica Distilleria Petrone la cultura sposa l’amore e la passione di imprenditori che non scappano all’estero (nonostante esportino in altri paesi) ma restano qui, come Andrea Petrone, la sua famiglia e la sua azienda che, su questo territorio, lottano per mantenere vivo il gusto della tradizione. Innovativi, dinamici nel design e dal gusto fine e raffinato, i prodotti Petrone e soprattutto AmaRè possono essere utilizzati anche per la produzione di dolci e cocktails di vario tipo.
Ci auguriamo che AmaRè abbia molto successo, ma il nostro, più che un auspicio, visti i risultati dei precedenti prodotti a marchio Petrone, è un’assoluta certezza.

di Teresa Lanna e Raffaele Gala

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *