L’iniziativa di organizzare una manifestazione pacifica e apolitica a favore dell’ex ricercatore dell’OMS, può essere racchiusa in questo semplice ma efficace slogan: “Più giustizia per Francesco Zambon”.
L’incontro ha visto la partecipazione di curiosi e appassionati cittadini sensibili al tema in due città diverse d’Italia; ‘diverse’ ma pur sempre accomunate dal medesimo senso di giustizia e ricerca della verità.
Napoli e Venezia il 19 giugno 2021 si sono – per così dire – ‘incontrate’ sui social e anche fisicamente con lo scopo di ‘fare rete’ non solo sui social ma anche nelle piazze di queste città per fare eco in merito alla vicenda che da un anno a questa parte sta investendo lo sventurato Zambon che – da buon whistleblower – ha avuto il coraggio di denunciare la negligenza di diversi membri dell’OMS per la gestione del piano pandemico in Italia.
A Napoli l’evento – organizzato nel rispetto delle normative anti Covid-19 – ha visto come punto di raduno la splendida cornice di piazza Plebiscito, ed è stato coordinato da Bruno Marfé con la collaborazione straordinaria dell’Avvocato e amministratore del Comitato Terapia domiciliare Covid-19, Erich Grimaldi.
Il numero dei partecipanti alla manifestazione non è stato quello agognato ma comunque una serie di interviste ai passanti sono state condotte da alcuni membri del gruppo proprio per animare la mattinata e rendere partecipe la gente comune nel far conoscere il personaggio del medico veneto, da molti ancora poco o per nulla conosciuto.
Una testimonianza piacevole è stata data in particolar modo alle Forze dell’Ordine che erano presenti in piazza già diverse ore prima dell’evento, soprattutto per tutelare coloro che avrebbero preso parte alla pacifica manifestazione. Questi, infatti, messi al corrente dell’interessante incontro, hanno fornito il loro sostegno e supporto per assicurarsi che i manifestanti potessero esprimere il loro progetto nel mondo più civile e sereno possibile.
Venezia ha potuto vantarsi di aver visto un maggior numero di persone nel partecipare all’evento. Ciò era anche prevedibile dal momento che Zambon ha avuto l’onore e il piacere di avere l’appoggio della parte civile della propria città natale. Ma comunque il rinfianco della polizia locale, nonché la stima e il senso di giustizia dei ‘compagni’ partenopei, non sono stati da meno. Questi si perpetueranno nel tempo finché non si riuscirà a intravedere un barlume di luce e trasparenza in questa drammatica e contrastante vicenda.
di Sara Ramondino