Pietro Orlandi

Pietro Orlandi: la memoria di Emanuela agli universitari di Napoli

Redazione Informare 04/02/2023
Updated 2023/02/04 at 5:05 PM
3 Minuti per la lettura

«Il Vaticano fa comodo a tutti e tutti fanno comodo al Vaticano». Questa la frase forse più significativa pronunciata da Pietro Orlandi nel corso della conferenza “Vatican Girl”, organizzato da Udu Napoli e dal comitato Studenti Per Uni Partenope, presso l’aula magna del dipartimento di Sociologia di Via Vicomonte.

L’affluenza di giovani studenti è stata, per usura un eufemismo, massiva. Complice anche la recentissima docu serie Netflix “Vatican Girl”. Probabilmente un prodotto destinato alle masse ma che, senza ombra di dubbio, è riuscito nell’obbiettivo principale di coinvolgere le coscienze dei giovani in quello che è ancora lo scandalo più grande dello Stato Vaticano e, probabilmente, d’Italia. Ancora oggi è palpabile l’angoscia e l’emozione di Pietro Orlandi nel raccontare le vicende che hanno coinvolta la sorella ben 40 anni fa.

Pietro si dimostra da subito felice per il grande numero di giovani presenti e forse, anche per questo motivo, si abbandona totalmente al racconto dei fatti, degli intrecci e dei depistaggi che hanno reso questa storia macabra e senza risoluzione.

Approfittando dell’ambiente studentesco, libero da catene mentali e pregiudizi atavici, l’Orlandi si è lasciato andare in dichiarazioni anche molto forti e inedite nei confronti del Vaticano e dei pontefici che hanno avuto per le mani il destino e la storia di Emanuela. Di nuove piste e di persone che costantemente, a mezza bocca, continuano a professarsi portatori di verità senza però fornire mai prove a carico delle proprie parole. Come qualcuno che nei giorni scorsi ha contattato Pietro Orlandi, dicendo di sapere qualcosa in merito ad una persona deceduta senza però fare il nome di quest’ultima, rendendo dunque inutili le sue parole. Ma di questo parleremo in seguito in un’intervista a Pietro Orlandi.

È dunque motivo di estrema soddisfazione poter dire che gli studenti napoletani siano in grado di organizzare e di far prendere vita con loro presenza, a questo tipo di manifestazioni che portano avanti la memoria di faccende nefande che hanno coinvolto il nostro paese.

di Giuseppe Spada e Gennaro Alvino

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